L'ex rossonero: "Futuro del Milan? Sinceramente, non lo so. Sono stato lì per la partita ed è stato orribile"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

L’ex rossonero: “Futuro del Milan? Sinceramente, non lo so. Sono stato lì per la partita ed è stato orribile”

Christian Pulisic esulta con il pugno alzato dopo aver pareggiato per il Milan contro il Parma, 26 gennaio 2025, partita di campionato a San Siro.

Gullit critica duramente il Milan dopo la partita: “È stato orribile”. L’ex rossonero invita il club a riscoprire il proprio DNA.

Il Milan, storico simbolo del calcio europeo, vive un momento complicato che ha lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori. Uno di questi è Ruud Gullit, leggenda rossonera, che ha deciso di rompere il silenzio per lanciare un messaggio chiaro alla società. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport durante i Laureus Awards a Madrid, Gullit ha offerto una riflessione sincera sulla crisi d’identità che sembra aver colpito la squadra.

Noah Okafor
Noah Okafor

L’identità perduta del Milan

“Come vedo il futuro del Milan? Sinceramente, non lo so. Sono stato lì prima di Natale per la partita col Genoa ed è stato orribile, orribile” – ha dichiarato Gullit con toni decisi. La critica non si è fermata all’aspetto tecnico: per l’olandese, ciò che manca davvero è il DNA rossonero, quella filosofia riconoscibile che dovrebbe guidare ogni scelta del club.

“Il milanista fatica ad accettare questa realtà, non la riconosce. Il Dna è fondamentale per ritrovare la tua essenza, il gioco che fa parte della tua identità. Penso al Liverpool: è andato via Klopp, hanno preso Slot ma non si sono snaturati, la gente riconosce i tratti distintivi del club” – ha proseguito.

Un futuro ancora da scrivere

Nel caos di una stagione altalenante, Gullit individua una possibile ancora di salvezza: la Coppa Italia. Più che una semplice opportunità, per l’ex centrocampista si tratta di una necessità concreta.

“Se il Milan vuole salvare la stagione deve vincere la Coppa Italia. Perché è un trofeo e perché apre le porte dell’Europa League, che al momento sono chiuse” – ha affermato con fermezza. Il riferimento all’Europa non è casuale: senza la qualificazione, il bilancio dell’annata sarebbe gravemente negativo.

Infine, qualche parola su Sérgio Conceição, il tecnico arrivato in corsa. “Conceiçao è un buon allenatore ma è arrivato in un momento difficile, prendere una squadra a metà stagione è sempre complicato. Ha avuto un colpo di fortuna a vincere la Supercoppa, nessuno se l’aspettava. Quel successo poteva essere una base sulla quale costruire qualcosa ma non è stato così”.

Il verdetto di Gullit è chiaro: “Il Milan deve andare in Champions altrimenti non si può parlare di una buona stagione. Quello è il palcoscenico del Milan”. Un richiamo al passato glorioso e una sfida per il futuro.

Leggi anche
Sergio Conceição rompe il silenzio: le verità nascoste sul suo percorso al Milan

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2025 17:33

Sergio Conceição rompe il silenzio: le verità nascoste sul suo percorso al Milan

nl pixel