Licenziamenti, Accenture taglia 19mila posti di lavoro

Licenziamenti, Accenture taglia 19mila posti di lavoro

Nonostante i ricavi in crescita la società Accenture decide di tagliare 19 mila posti di lavoro pari al 2,5% dei dipendenti.

La società di consulenza Accenture ha deciso per un taglio di 19mila posti di lavoro, pari al 2,5% del personale. Si tratta del licenziamento più ampio e pesante del settore. Il motivo è il rialzo dei costi e l’incertezza delle prospettive economiche. L’azienda con sede a Dublino ha registrato nel trimestre un aumento del 5% del fatturato e utili migliori del previsto. Ma nonostante ciò ha deciso per il taglio.

La mossa dei licenziamenti è giustificata per assicurare che Accenture mantenga i suoi target di redditività a lungo termine in questo contesto di elevata inflazione, spiegano i vertici dell’azienda. Il taglio arriverà nei prossimi 18 mesi – anche se la maggior parte dei dipendenti licenziati lascerà la società entro la fine di agosto – e costerà alla società di consulenza circa 1,5 miliardi di dollari per le spese di fine rapporto e quelle per consolidare lo spazio negli uffici.

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Le grandi società costrette a grandi licenziamenti

La società comunque assicura che continuerà ad assumere personale “soprattutto per sostenere la crescita delle sue priorità strategiche”. “Stiamo adottando misure per ridurre i nostri costi nell’anno fiscale 2024 e oltre, mentre continuiamo a investire nel nostro business e nel nostro personale per cogliere le significative opportunità di crescita che ci attendono“, ha dichiarato Julie Sweet, presidente e ceo di Accenture.

L’annuncio dei tagli ha fatto guadagnare alla società il 7% alla borsa di Wall Street. Anche i ricavi sono cresciuti del 5% e in Europa del 6%. “Nello specifico, la crescita è guidata da Italia, Germania e Francia“, spiega la ceo di Accenture. Oltre ad Accenture anche un’altra società di consulenza ha annunciato un grosso taglio di 2mila posti la McKinsey mentre più ridotto quello della Kpmg.

Grandi licenziamenti sono arrivati anche da altre grandi aziende come Amazon, Google, Meta, Microsoft, Twitter, IBM, Cisco, Dell, HP e Disney.