Omicidio Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin racconta a Quarto Grado i dettagli della seconda perquisizione nella sua casa.
Il caso dell’omicidio di Liliana Resinovich torna al centro dell’attenzione mediatica con una nuova puntata di Quarto Grado, dove sono state trasmesse le interviste a Sebastiano Visintin, marito della vittima, e a Claudio Sterpin, l’amico speciale di Lilly. La trasmissione ha approfondito la recente perquisizione avvenuta a casa di Visintin e il possibile ruolo del zirconio nelle indagini.

Il racconto della perquisizione
Durante l’intervista, Sebastiano Visintin ha spiegato nei dettagli cosa è accaduto: “Ieri mattina (martedì scorso ndr) alle 7:30 stavo per uscire, hanno suonato il campanello, ho aperto la porta e ho visto che c’erano gli agenti della polizia. Ho aperto, sono entrati e mi hanno riferito che c’era la scientifica e che volevano fare delle analisi e delle prove sulla mia attrezzatura”.
La polizia scientifica era lì per effettuare analisi nel laboratorio di Sebastiano: “Forse hanno fatto dei tamponi nel laboratorio per vedere se c’erano delle tracce, non so, per cercare qualcosa, penso l’uso dei nastri di zirconio e di conseguenza ci sarà della polvere di zirconio in tutto il laboratorio”.
Sebastiano ha cercato di far ampliare il raggio delle indagini: “Io ho chiesto agli inquirenti che venisse fatto il tampone negli altri ambienti della casa e loro hanno detto di no e ho chiesto di verbalizzare anche questo”, sottolineando la possibilità che Liliana potesse aver raccolto la polvere anche nella sua abitazione.
Sulla scarpa sinistra di Lilly, infatti, è stata trovata polvere di zirconio, e l’ipotesi è che possa essere entrata in contatto con essa proprio in laboratorio. Visintin si è mostrato collaborativo: “Mi hanno chiesto di affilare un coltello e io mi sono prestato, ho dato tutta la mia disponibilità a quelle che erano le loro richieste”. Sulla sua salute ha commentato: “Ho questi alti e bassi ma penso sia questo clima che sta cambiando e io ne risento parecchio”.
Scontri in studio e la posizione di Sterpin
Il caso ha diviso gli opinionisti in studio. Carmelo Abbate ha commentato duramente: “Quello su Sebastiano è stato un accertamento inutile, tu vai a fare un esperimento a casa sua quando è tutto successo in laboratorio… lo zirconio sulle scarpe me lo porti a casa in mille modi”.
Di opinione opposta è Gabriella Marano, consulente della famiglia Resinovich: “I consumi nel laboratorio del 14 dicembre 2021 sono irrisori… Sebastiano quella mattina sta 3 ore con il cellulare spento… lui 3 ore in quel magazzino non c’è mai stato”.
Infine, le dichiarazioni forti di Claudio Sterpin: “Sebastiano la verità ce l’ha di sicuro, sono certo come la morte… preferisco pensare non sia stato lui l’artefice della fine di Lilly ma lui sicuramente sa tutto, non può essere successo qualcosa di altro senza la sua benedizione”. Il tutto come riportato da ilsussidiario.net
Qui il servizio completo di Quarto Grado su Rete 4.