Nuove parole di Claudio Sterpin sulla morte di Liliana Resinovich a seguito delle indagini sul marito della vittima, Sebastiano Visintin.
Il caso legato alla morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 21 dicembre 2021 e trovata senza vita il 5 gennaio del 2022 nel boschetto dell’ex Opp di Trieste, continua a far discutere. In particolare, nelle ultime ore, il marito della vittima, Sebastiano Visintin, è finito nel registro degli indagati per omicidio. Al netto di questo, un suo gesto ha fatto molto parlare. A ‘Mattino 5’, nella puntata odierna su Canale 5, ecco anche l’amico speciale della donna, Claudio Sterpin, tornare alla carica con quella che sarebbe la sua versione di quanto accaduto.

Liliana Resinovich: parla Claudio Sterpin
Nel corso della puntata odierna di ‘Mattino 5’ su Canale 5, è stato affrontato, come detto, il caso legato alla morte di Liliana Resinovich con particolare riferimento ai dettagli sulla sua dipartita: dalla scomparsa fino al ritrovamento del corpo. Inizialmente, la prima ipotesi era stata quella del suicidio, pista poi trasformatasi in omicidio.
“Uno non va prima a pestarsi in tutte le maniere. Lei era piena di ecchimosi: quelli sono pugni e schiaffi. Segni e lividi in testa. Prima di essere uccisa. Subito dopo lei si è suicidata? Ok come? Mettendosi cose in bocca e poi ha messo tutto in ordine? Quando uno si suicida, non pensa al dopo. Liliana è stata posata là da un qualcuno che ha pensato al dopo. Il cordino era stato posato là perché doveva scimmiottare il suo essersi legata ai sacchetti. I sacchetti erano allentati, i cordini erano allentanti. Come può esserci suicidato uno?”, ha sfogato la sua rabbia Sterpin facendo capire come sia stato perso tempo a causa di questa ipotesi del suicidio fin da subito parsa non credibile.
La possibilità dei complici nel delitto
Chiarito il punto sul delitto e quindi sul fatto che la povera Liliana sia stata ammazzata, Sterpin ha quindi ricostruito quanto sarebbe accaduto. Oltre alle accuse mosse in passato ai danni del marito della Resinovich, secondo l’amico speciale chi ha ammazzato Lilly avrebbe avuto “almeno due complici“.
Sempre a ‘Mattino 5‘, infatti, Sterpin ha aggiunto: “Ipotesi complice? Almeno due complici, è stato detto. Sì. Io l’avevo detto. Lei (Liliana ndr) deve essere stata trasportata. Non può essere rimasta lì (nel boschetto ndr) per 20 giorni. Lei è stata conservata da qualche parte a temperatura costante: temperatura relativamente fredda, 2-3 gradi, non di meno perché se no congelava, non di più perché se no, purtroppo per lei, putrefava… Invece era in perfetto stato dopo 20 giorni”.
Giallo Liliana Resinovich
— Mattino5 (@mattino5) April 15, 2025
Claudio Sterpin a #Mattino5: "Almeno due complici" pic.twitter.com/d0avUUBNQm