Il caso della morte di Liliana Resinovich: le novità dalle dichiarazioni di Claudio Sterpin su Sebastiano Visintin e la questione coltelli.
Le nuove pesanti accuse ai danni di Sebastiano Visintin a proposito della morte di sua moglie, Liliana Resinovich, hanno trovato un parere contrastante da parte di Claudio Sterpin, amico speciale della vittima, da sempre contro il marito della compianta 63enne. Ebbene sì, perché nelle ultime ore, al netto della posizione della Procura, Sterpin starebbe spostando l’attenzione su altri aspetti della vicenda.

Liliana Resinovich: altri coltelli sequestrati a Visintin
Nella vicenda legata alla morte di Liliana Resinovich ci sarebbero delle novità. L’Ansa, citando Il Piccolo, ha fatto sapere che oltre a quelli sequestrati di recente, nel corso della seconda fase delle indagini sulla morte della 63enne di Trieste, altri coltelli di Sebastiano Visintin sono finiti nel mirino della Procura. In particolare si tratterebbe di tre lame che Visintin, oltre due anni fa, aveva regalato a un conoscente, in Toscana.
Questa persona sarebbe un professionista che, non appena appresa la notizia del sequestro di un ingente numero di coltelli e forbici in casa di Visintin nel corso della perquisizione dello scorso 8 aprile, avrebbe scritto alla pm titolare dell’inchiesta, Ilaria Iozzi, della Procura di Trieste per rendere noto di aver ricevuto in regalo due anni fa i tre coltelli.
Dalle informazioni trapelate, questa persona sarebbe già stata convocata negli uffici della Squadra Mobile e sottoposta ad alcune domande sul rapporto con Visintin. Successivamente si sarebbe verificato il nuovo sequestro di coltelli.
Sterpin: la posizione su Visintin e il delitto
Tra le altre novità sulla vicenda, spicca senza dubbio anche Claudio Sterpin, l’amico speciale della Resinovich, e la presa di posizione proprio su Visintin. All’Ansa, l’uomo ha detto che secondo lui il marito della vittima non sarebbe il killer: “Non credo sia stato lui ad ucciderla” ma credo che “sappia benissimo chi è stato, lo abbiamo detto sia Sergio (Resinovich, ndr) che io; lui sa tutto, compreso il posto dove è stato tenuto il corpo di Liliana e chi l’ha portata”.