Liliana Resinovich: cosa svela la TAC e perché il tecnico è nei guai
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Direttore: Alessandro Plateroti

Liliana Resinovich: cosa svela la TAC e perché il tecnico è nei guai

la defunta LIliana Resinovich

Un dettaglio nelle immagini della TAC riaccende il giallo su Liliana Resinovich e mette nei guai il tecnico dell’autopsia.

Dopo la confessione del tecnico dell’autopsia, un nuovo colpo di scena scuote il caso di Liliana Resinovich. La questione sulla frattura della vertebra T2 torna al centro dell’attenzione, con dichiarazioni che potrebbero cambiare il corso dell’indagine. Il fratello della vittima, Sergio Resinovich, tramite il suo legale, accusa apertamente Giacomo Molinari di aver mentito sulle condizioni del cadavere, aprendo così un nuovo fronte giudiziario.

Liliana Resinovich

Liliana Resinovich: la verità sulla frattura della vertebra

La ricostruzione del legale del fratello di Liliana Resinovich, come riportato da Leggo, è netta e supportata da una nuova analisi specialistica. L’avvocato, che assiste Sergio Resinovich, ha reso pubblica la revisione delle immagini della TAC effettuata l’8 gennaio 2022 sul corpo della vittima.

Ha dichiarato: “Un lavoro specialistico di questi giorni, coordinato da Vittorio Fineschi e Stefano D’Errico, teso alla totale ‘revisione’ delle immagini della TAC effettuata sul cadavere di Liliana Resinovich in data 8 gennaio 2022, ha pienamente riconfermato che la frattura alla vertebra T2 fosse già esistente al momento di quell’esame“.

Questa conferma ribalta completamente l’ipotesi secondo cui la frattura sarebbe stata causata durante l’autopsia. Ipotesi che aveva messo in dubbio la tesi dell’omicidio e riaperto la pista del suicidio. L’avvocato ha dichiarato apertamente: “Le dichiarazioni del pirotecnico preparatore anatomico rappresentano pertanto un bluff“.

La querela di Sergio Resinovich contro il tecnico

A seguito delle dichiarazioni giudicate “mendaci“, Sergio Resinovich ha sporto querela per falso contro Giacomo Molinari. Il fratello di Liliana Resinovich chiede che venga fatta luce sulle motivazioni alla base delle affermazioni del tecnico. Inoltre, si domanda se quest’ultimo stia “aiutando o coprendo qualcuno“.

Come riportato dal suo legale: “Ha chiesto (…) di comprendere da chi sia eventualmente manovrato e, quindi, di indagare tutti i suoi contatti con le persone coinvolte nella ferale vicenda della sorella“. Inoltre, è stata formalmente inoltrata una richiesta al Ministro della Salute per una “tempestiva e rigorosa ispezione” sul reparto dove lavora il tecnico. Il fratello della vittima accusa il tecnico di aver trasformato “un luogo ieratico qual è una sala autoptica, in una rumorosa sagra di paese“, facendo riferimento alle sue “straripanti pagine social“.

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ultimo aggiornamento: 12 Maggio 2025 15:05

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