Liliana Resinovich, rivelazioni bomba sulle “chat in codice”: ecco cosa c’era scritto

Liliana Resinovich, rivelazioni bomba sulle “chat in codice”: ecco cosa c’era scritto

Omicidio di Liliana Resinovich a “Quarto Grado”: centinaia di messaggi in codice confermano la relazione segreta con Claudio Sterpin.

L’oscura vicenda della morte di Liliana Resinovich, 63enne triestina trovata senza vita il 5 gennaio 2022, torna al centro del dibattito nel programma “Quarto Grado“.

Nell’ultima puntata sono emerse le prove di una lunga e intensa corrispondenza tra la vittima e Claudio Sterpin, uomo con cui aveva intrecciato una relazione segreta.

I scambi tra i due amanti, recuperati dal cellulare della donna grazie al lavoro del consulente informatico Francesco Zorzi, gettano nuova luce sugli ultimi mesi di vita della donna.

indagini su reperti

I “messaggi in codice” tra Liliana Resinovich e Sterpin

La relazione tra Liliana Resinovich e Claudio Sterpin era profonda e alimentata da messaggi quotidiani, talvolta scritti in dialetto triestino e arricchiti da parole in codice.

Una delle particolarità di questi messaggi era l’uso di numeri per rappresentare sentimenti ed emozioni. Ad esempio, il numero “13” rappresentava un modo affettuoso per dire “amore caro“.

Nei messaggi emerge una chiara volontà di sfuggire alla routine quotidiana che la vittima condivideva col marito Sebastiano Visintin, spesso indicato in codice come “l’omo“.

Tra Liliana e Claudio Sterpin c’era una intensità fortissima, c’era tenerezza, dedizione e un progetto già costruito e definito,” afferma l’ avvocato del fratello della vittima.

I messaggi tra i due amanti, datati tra novembre 2020 e dicembre 2021, rappresentano una vera e propria cronaca intima, che ha visto i due esprimere affetto, frustrazione e nostalgia.

Le ultime parole prima della scomparsa

Uno degli scambi più significati è il giorno prima della scomparsa di Liliana Resinovich. Un messaggio, inviato dalla donna a Claudio Sterpin, recitava enigmaticamente: “Ok sono tenace finirà amore caro“.

Gli inquirenti e i consulenti si interrogano sul possibile significato di questa frase, che potrebbe riferirsi alla volontà di della vittima di chiudere definitivamente il rapporto col marito e iniziare una nuova vita.

Questi messaggi, spiega l’avvocato del fratello della vittima: “Vanno a demolire quanto sostenuto dalla Procura“, alimentando dubbi sulla teoria del suicidio.

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