Il giallo della morte di Liliana Resinovich e la controversa storia del tecnico della frattura che faceva video in obitorio.
Ha generato grande scalpore la confessione di un tecnico che si è occupato della gestione e dell’analisi del corpo di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 gennaio 2022. Ora, proprio lo stesso personaggio è tornato al centro dell’attenzione per alcuni video girati in obitorio e pubblicati sui social su un account “Sector Jack“.
Il giallo della vertebra fratturata di Liliana Resinovich
Le vicende legate alla morte di Liliana Resinovich stanno vedendo nelle ultime settimane dei possibili risvolti. In particolare, l’attenzione è ora concentrata sulla frattura ad una vertebra che potrebbe essere stata opera di un tecnico, per la precisazione di un preparatore anatomico. L’uomo, infatti, avrebbe spiegato alle autorità che “La frattura forse è opera mia“.
Una versione alla quale, però, il fratello della vittima, Sergio, non ha creduto provvedendo già a querelare il tecnico per falso. Il fratello della Resinovich ha anche aggiunto parlando con ‘Chi l’ha visto?‘ di Federica Sciarelli: “Mi sembra strano che dopo 3 anni e mezzo venga fuori questa storia. Si tratta di un’operazione erronea e avrebbe dovuto subito riferire dell’accaduto ai suoi superiori, che a loro volta avrebbero dovuto riportare l’accaduto in Procura”.
Liliana Resinovich: “E’ una frattura classica da autopsia”, Giacomo Molinari nel suo memoriale alla procura. Il preparatore anatomico ha detto di aver causato lui la lesione della vertebra T2. Il fratello: “Perché si parla dopo tre anni?”.#chilhavisto→ https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/zbBZTL4xGY
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) May 14, 2025
Il tecnico di obitorio e i video
Ma la trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto?’ si è concentrata proprio su questo preparatore anatomico che si è scoperto essere molto attivo in passato sui social dove, tramite la pagina “Sector Jack”, pubblicava video in obitorio anche se, va precisato, mai riguardanti Liliana Resinovich.
Sul tema si è esposto sempre il fratello di Lilly, Sergio che ha criticato tale comportamento da parte del tecnico concentrandosi soprattutto sull’uso improprio dell’ambiente ospedaliero per finalità mediatiche, che considera irrispettose nei confronti delle vittime e dei loro familiari.
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