Sviluppi importanti sul caso della morte di Liliana Resinovich. Un nuovo dettaglio potrebbe incastrare il marito, Sebastiano Visintin.
Sembra poter essere ad una svolta decisiva il caso della morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e successivamente ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022, in un boschetto nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni. Infatti, dopo la conferma sul marito, Sebastiano Visintin, ufficialmente indagato per il delitto, ecco un altro dettaglio che potrebbe definitivamente incastrarlo e che riguarda il maglione indossato nal giorno della scomparsa della moglie.

Caso Liliana Resinovich: 700 oggetti sequestrati al marito
La triste e misteriosa vicenda legata alla morte della povera Liliana Resinovich potrebbe essere ad una svolta importante. Infatti, ci sarebbero importanti dettagli dopo l’ufficialità delle indagini a carico del marito, Sebastiano Visintin, per l’omicidio della moglie.
Secondo quanto si apprende, da Il Piccolo, poi citato da altri media, a seguito di ulteriori accertamenti, la casa dell’uomo sarebbe stata perquisita e sarebbero stati sequestrati diversi oggetti. Si parla di ben 700 pezzi tra coltelli, forbici e un paio di guanti. Nello specifico, la vicenda sarebbe accaduta nei giorni scorsi, nella giornata dell’8 aprile 2025.
Il dettaglio del maglione giallo: la traccia sul corpo
A seguito di quella perquisizione, la posizione dell’uomo sarebbe cambiata in quanto sul corpo della Resinovich sarebbero state trovate un’impronta e un filo di un maglione che potrebbe far riferimento ad un indumento indossato proprio il giorno della scomparsa di Lilly all’outfit di Visintin di quel giorno.
Nello specifico, come riportato da alcuni organi di stampa citando Repubblica, si tratterebbe di un “pelo/fibra di colore chiaro, giallo, di lunghezza di circa 2 cm, con estremi assottigliati” che sarebbe, appunto, stato trovato sul polsino sinistro della maglia della donna.
Per quanto riguarda, invece, i guanti, questi potrebbero essere confrontati con “la trama di tessuto” lasciata da una mano guantata che le luci della scientifica hanno individuato su uno dei sacchi neri in cui la Resinovich era avvolta quando è stata trovata.