Limiti di velocità: "È arbitrario generalizzarli in città"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Limiti di velocità: “È arbitrario generalizzarli in città”

Auto, velocità in curva

Decisioni basate su analisi dettagliate e deroghe per una regolazione efficace del traffico.

Il Ministero dei Trasporti ha preso posizione in merito alla decisione del Comune di Bologna di istituire un limite di velocità di 30 km/h all’interno della città. Secondo il Ministero, questa generalizzazione dei limiti di velocità nelle zone urbane è stata considerata arbitraria e ha sollevato preoccupazioni legate alla circolazione stradale, all’ambiente e alla gestione del traffico.

La direttiva emessa dal Ministero enfatizza la necessità di adottare un approccio dettagliato nella gestione del traffico stradale, tenendo conto delle specifiche caratteristiche di ciascuna strada o tratto di strada. Non solo dovrebbe essere considerato l’aumento del limite massimo di velocità da 50 km/h a 70 km/h, ma anche l’eventuale introduzione di limiti inferiori a 50 km/h.

traffico auto

La direttiva del Ministero elenca anche una serie di condizioni principali da considerare per abbassare il limite di velocità da 50 km/h. Queste condizioni includono l’assenza di marciapiedi e un elevato flusso di pedoni, restrizioni insolite sulla larghezza della strada, pendenze ripide, curve strette tipiche dei centri storici e dei vecchi centri abitati, numerosi accessi e uscite da strutture come fabbriche, scuole e parchi giochi, e superfici stradali scivolose o pericolose in condizioni meteorologiche avverse.

La direttiva sottolinea inoltre l’importanza di mantenere una rete di strade con un limite di velocità di 50 km/h all’interno del perimetro delle zone a velocità limitata, per garantire collegamenti adeguati tra i punti estremi dell’area interessata.

Il Ministero dei Trasporti sottolinea che le decisioni prese dalle autorità responsabili delle strade dovrebbero essere basate su un approccio dettagliato e dovrebbero prevedere deroghe rispetto al limite generale di 50 km/h solo in aree specificamente delimitate. Questo approccio consentirebbe di fornire motivazioni appropriate per giustificare la necessità di regolazioni del traffico diverse, al fine di soddisfare le esigenze principali della comunità.

Inoltre, la direttiva indica che possono essere previste deroghe temporanee al limite generale di 50 km/h, ad esempio durante periodi di afflusso turistico elevato o durante situazioni di traffico straordinario, al fine di adattare i limiti di velocità alle esigenze particolari in determinati momenti. La direttiva del Ministero enfatizza la necessità di un approccio olistico e basato sull’analisi per garantire una regolazione efficace e ragionevole del traffico urbano.

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ultimo aggiornamento: 24 Gennaio 2024 14:53

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