Cosa ha stabilito la Cassazione per quel che concerne la grigliata in balcone: ciò che c’è da sapere.
Una sentenza della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza su un tema molto dibattuto negli ultimi anni, che pone al ssscentro la grigliata sul balcone di abitazioni che fanno parte di condomini: ecco cosa dice la legge e cosa è bene sapere per evitare sanzioni.
Grigliata in balcone, cosa dice la Cassazione
Con l’arrivo della bella stagione, certamente si fa sempre più pressante il bisogno di vivere gli spazi esterni della propria abitazione e per molti ciò significa organizzare una grigliata in balcone.

C’è da dire, però, che in ambito condominiale, tale pratica non è sempre ben vista e può dar luogo a conflitti fra i vari condomini.
La Corte di Cassazione è intervenuta in materia con una sentenza che stabilisce i confini legali entro cui i condomini possono agire.
I diritti del condomino e i limiti imposti dal regolamento
Secondo quanto afferma l’articolo 1120 del Codice Civile italiano, ogni condomino ha il diritto di godere del proprio appartamento come meglio crede, a patto che non si comprometta la destinazione d’uso dell’immobile, né si arrechino danni o disturbi agli altri abitanti dello stabile.
Premesso ciò, c’è da dire che l’articolo 1138 introduce, in tal senso, un importante correttivo: i regolamenti condominiali – infatti – possono stabilire limiti più restrittivi, tanto da vietare espressamente attività che generano fumi, odori molesti e rumori, proprio come accade con le grigliate.
Di conseguenza, prima di accendere una griglia, è importante consultare il regolamento del proprio condominio. In molti casi, la normativa interna può vietare l’uso di barbecue, anche elettrici o a gas, se ritenuti potenzialmente molesti o pericolosi.
La Cassazione — dunque — sottolinea che bisogna far prevalere il principio della buona fede e del rispetto, in modo da avere sempre un dialogo aperto coi vicini evitando di attuare comportamenti che possono portare a scontri e disagi.