Crediti al consumo, tutto quello che c’è da sapere: cosa sono, qual è il significato in ambito economico e la loro importanza
Cosa sono i crediti al consumo? Cerchiamo di comprendere il reale significato di questo indicatore macroeconomico pubblicato ogni mese dalla Federal Reserve.
Crediti al consumo
I crediti al consumo sono dei dati emessi ogni mese dalla Federal Reserve riguardante il numero di prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi. Non solo essi rappresentano anche una sorta di rifinanziamento che viene concesso per i debiti già precedentemente concessi. All’interno della voce “credito ai consumatori” sono inseriti una serie di dati come i prestiti garantiti, i prestiti erogati da banche o società finanziarie oppure da venditori. Un esempio è il credito rotativo: si tratta di una somma di denaro messa a disposizione di un cliente, che può usarla per finalità varie. I crediti al consumo si suddividono i debiti rinnovabili e non rinnovabili. Tra i debiti rinnovabili, che rappresentano circa il 40%, ritroviamo le carte di credito, mentre tra i debiti non rinnovabili ci sono quelli richiesti personalmente da un soggetto per esempio in caso di acquisto di una vettura.
Cosa indicano?
Un aumento dei crediti al consumo rappresenta una maggiore spesa di beni e servizi da parte delle famiglie. Come conseguenza si verifica un incremento positivo dell’economia totale. Se, invece, si registra una contrazione in questo caso si presenta un rallentamento economico. Va però considerato in questo studio di aumento e contrazione l’esistenza della carte di credito che consentono al consumatore di posticipare il pagamento e in alcuni casi anche di rateizzarlo. Come fare quindi per avere un quadro generale della situazione economica? Bisognerà equiparare il tasso di indebitamento delle famiglie con lo stato di salute dell’economia. Solo così sarà possibile calcolare il tasso di rischio delle banche in caso di finanziamenti.