L’infruttuoso baratto Origi-Scamacca con il West Ham getta ombre sulla strategia del mercato rossonero, la proposta di scambio del Milan.
La risposta del West Ham alla proposta del Milan di uno scambio Origi per Scamacca ha gettato luce sulla nuova strategia del mercato del club rossonero. Una filosofia che vede la squadra concentrarsi su più obiettivi simultaneamente, valutando diverse opzioni per ogni ruolo, ma che in questa circostanza non ha portato i risultati sperati.
Le dinamiche in attacco sono al centro dell’attenzione. La squadra milanese lavora su più fronti, cercando di non perdere di vista giocatori come Gianluca Scamacca, un attaccante che ha conquistato l’interesse della Roma ma che ha anche catturato l’attenzione del tecnico del Milan, Stefano Pioli.
Dietro le quinte, si sono svolti contatti tra il Milan e il West Ham nei giorni recenti, con l’obiettivo di intavolare una trattativa per Scamacca. L’amministratore delegato del Milan, Paolo Furlani, ha cercato di offrire l’attaccante belga Origi agli Hammers con un conguaglio, una mossa che però non ha portato avanti le negoziazioni.
Una trattativa interrotta
La ragione? Il West Ham non sembra interessato all’offerta. Le possibilità di una trattativa si sono evaporate con la chiara intenzione degli Hammers di non voler accettare un baratto che include Origi.
In questo contesto, il club rossonero ha dovuto affrontare una dura realtà. Non esistono, almeno per ora, le condizioni per l’arrivo dell’ambito attaccante romano Scamacca. Il West Ham, determinato a mantenere Scamacca nella propria rosa, non considera nemmeno l’ipotesi di un prestito. Un muro che il Milan dovrà trovare il modo di superare per proseguire con la sua strategia sul mercato.