Liste M5s regionali Emilia-Romagna e Calabria: su Rousseau vince il no
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Direttore: Alessandro Plateroti

Su Rousseau vince il no: M5s correrà alle prossime regionali in Emilia e Calabria

Luigi Di Maio

Il M5s presenterà le proprie liste alle prossime regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Su Rousseau a vincere è stato il no.

ROMA – Il M5s presenterà le proprie liste alle prossime regionali in Emilia-Romagna e Calabria. La decisione è stata presa dagli iscritti al Movimento con una votazione su Rousseau. Sulla piattaforma a vincere è stato il no con il 70,6% mentre a votare sì sono stati il 29,4%.

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Ma a sorprendere è stato l’astensionismo a questa votazione. Hanno espresso il proprio pensiero, infatti, solo 27.273 preferenze su 125.018 aventi diritto al voto. Un flop che conferma un momento difficile per quanto riguarda il M5s.

Di Maio: “In Emilia-Romagna e Calabria ci presenteremo da soli”

Il M5s correrà alle prossime elezioni regionali ma non con il PD. A mettere la parola fine (almeno per il momento) a questa possibile è stato lo stesso Di Maio nel commento ai risultati su Rousseau: “In Emilia-Romagna e in Calabria ci presenteremo da soli su richiesta dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Alcuni avevano espresso perplessità e contrarietà sul voto sulla piattaforma. Ma noi siamo il MoVimento e questo è quello che facciamo quando dobbiamo prendere una decisione importante“.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Di Maio: “Soddisfatti dei risultati”

Il MoVimento è sempre più diviso e l’astensionismo conferma uno dei periodo più difficili del partito da quando è nato: “Dobbiamo essere tutti felici del risultato – sottolinea Di Maio – era necessario fare questo voto perché molti hanno espresso dubbi sulla nostra partecipazione. E gli iscritti hanno dato un chiaro e fortissimo segnale: dobbiamo partecipare alle elezioni regionali con tutte le nostre forze”.

Regionali che dovrebbero decidere il futuro di Di Maio. Un nuovo flop, infatti, potrebbe aumentare i malumori all’interno dei grillini con molti iscritti che ‘chiedono la testa’ del proprio leader anche se fino ad ora il ministro degli Esteri non ha mai fatto un passo indietro.

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ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2019 10:10

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