Tragedia a Monreale: una lite tra giovani degenera in una sparatoria davanti a una pizzeria, due morti e tre feriti gravi. Indagini in corso.
Prima una violenta lite tra gruppi di giovani, poi una sparatoria. La tragedia è avvenuta nella notte a Monreale, in provincia di Palermo, davanti a una pizzeria in pieno centro, nei pressi di piazza Vittorio Emanuele. Le strade – così come in Canada durante un festival dove una vettura ha travolto la folla – erano particolarmente animate per la festa del Santissimo Crocifisso. Il bilancio della sparatoria è drammatico: due giovani sono morti e tre persone sono rimaste gravemente ferite. I carabinieri stanno indagando per risalire ai responsabili dell’aggressione.

Sparatoria in pieno centro a Monreale: i fatti
La tragedia si è consumata poco dopo l’una di notte in via Benedetto d’Acquisto, come riportato da Tgcom24 e Quotidiano.net, a pochi metri dalla piazza del duomo di Monreale. Secondo una prima ricostruzione, due gruppi di giovani si sarebbero affrontati davanti a una pizzeria per futili motivi.
La situazione è rapidamente degenerata fino a quando uno dei partecipanti ha estratto una pistola e ha iniziato a sparare. In quel momento, erano presenti almeno un centinaio di persone che stavano partecipando alle celebrazioni religiose. Gli spari hanno provocato un fuggi fuggi generale e scene di panico tra la folla.
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo, di 23 anni, e Massimo Pirozzo, di 26 anni. Entrambi sono morti poco dopo il trasporto negli ospedali Ingrassia e Civico di Palermo. I feriti, di 26, 33 e 16 anni, versano in gravi condizioni e uno di loro sarebbe in condizioni particolarmente critiche.
Le indagini e le immagini di videosorveglianza
Subito dopo l’accaduto, i carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Gli investigatori hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, nella speranza di identificare l’autore degli spari. Dopo il ricovero dei feriti, numerosi familiari e amici delle vittime si sono riversati negli ospedali, dando luogo a scene di disperazione e dolore.