Alla 16/a di campionato, un poker di Savicevic e un gol di Massaro stendono un indomito Bari a domicilio. Il montenegrino è il vero trascinatore del Milan.
Nella stagione 1994/95 il Milan si presenta come detentore sia dello scudetto che della Champions League, quest’ultima conquistata grazie a un Savicevic stellare e a un Massaro implacabile. La formazione di Capello è impegnata su tanti fronti e ben presto l’obbiettivo campionato si allontana a causa di qualche passo falso di troppo mentre in Europa il cammino avanza fino alle fase finali.
La stella del Montenegro
L’elemento in grado di dare quel qualcosa in più al Milan, costretto ancora a non poter utilizzare Van Basten (ritiro al termine della stagione, ndr), è Dejan Savicevic, giunto ai massimi livelli in rossonero. Il numero 10 montenegrino, nonostante una certa discontinuità atavica, quando decide di salire sul palcoscenico lascia tutti a bocca aperta.
Show al “San Nicola”
Il 15 gennaio 1995, il Milan è ospite del Bari nel posticipo della 16/a giornata di campionato. Ne esce una partita pirotecnica. Apre le danze Massaro che batte Fontana al secondo tentativo. Pareggia Tovalieri con un gol da rapace. Poi sale in cattedra Savicevic: prima gira in rete di destro, poi addirittura colpisce di testa e ancora fulmina il portiere avversario con un sinistro al volo. Tovalieri e Pedone accorciano su palla inattiva. Lo spavento viene dissolto da un incontenibile Savicevic che silura Fontana con un diagonale sinistro di rara precisione.
