Fontana riapre gli impianti sciistici in Lombardia, semaforo verde dal prossimo 15 febbraio. Le regole da seguire.
In attesa di capire cosa succederà il prossimo 15 febbraio per quanto riguarda spostamenti e turismo invernale, il Presidente della Regione Lombardia dispone la riapertura degli impianti sciistici, anticipando così la decisione del governo, anche perché al momento non è chiaro se sarà il governo Conte ad esprimersi, oppure il governo Draghi.
Lombardia, riaprono gli impianti sciistici
Alla luce dell’ordinanza firmata da Attilio Fontana, dal prossimo 15 febbraio riaprono gli impianti sciistici in Lombardia. Una comunicazione attesa con ansia e da tempo da tutti gli attori della filiera del turismo invernale. Che ovviamente dovranno rispettare regole anche molto rigide, ma che potranno comunque riaprire i battenti agli amatori, quelli che in qualche modo muovono l’economia.
Le regole
Le regole sono rigide. L’affluenza massima è fissata al 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti di risalita. Per i centri con massimo due impianti l’affluenza può arrivare al 50% della portata oraria comprensiva. Parliamo di considerevole taglio rispetto alla situazione ordinaria, ma era difficile concedere di più. E probabilmente non sarebbe stato prudente. Ovviamente in ogni spazio e in ogni momento della giornata si dovranno evitare assembramenti e si dovrà garantire il mantenimento della distanza di sicurezza tra le persone.
L’ultimo tassello: lo spostamento tra Regioni
Entro e non oltre il 15 febbraio si dovrà mettere a posto l’ultimo tassello del mosaico, ossia si dovrà prendere una decisione sullo spostamento tra Regioni. Il prossimo 15 febbraio scade infatti il divieto disposto dal Premier uscente Giuseppe Conte. Nel caso in cui nessuno intervenga, il decreto scadrebbe e sarebbe possibile spostarsi liberamente su tutto il territorio nazionale. Ma è improbabile che possa avverarsi questo scenario. È probabile che il divieto venga prorogato fino ad inizio marzo, quindi fino alla scadenza del dpcm in vigore, ma non si esclude che possano essere autorizzati almeno gli spostamenti tra Regioni di colore Giallo. L’ultima incognita è legata al governo. Probabilmente la decisione sarà presa da Mario Draghi dopo il giuramento come provvedimento urgente, ma non è possibile escludere che per motivi di tempo debba intervenire Conte, che firmerebbe così il suo ultimo provvedimento da Presidente del Consiglio.