Locatelli, che trauma l'addio al Milan: "Ho sofferto e pianto"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Locatelli, che trauma l’addio al Milan: “Ho sofferto e pianto”

Locatelli Milan

In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Sassuolo ripercorre alcuni momenti significativi della sua vita al Milan

Classe 1998, inserito dal The Guardian tra i migliori cinquanta calciatori nati nel 1998, Manuel Locatelli si racconta sulle pagine della Gazzetta, dicendo la sua su Cutrone, gli Europei Under 21 e il difficile addio al Milan, squadra che lo ha cresciuto.

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Locatelli e il difficile addio al Milan: “Non sentivo più fiducia”

Non so se è giusto dire che mi abbiano abbandonato, ma non sentivo più fiducia al Milan. Ho sofferto e pianto, sono sincero: è stata la mia vita per 10 anni. Ma sapevo che la scelta giusta era Sassuolo, che avrei sentito l’affetto giusto. Affetto da ripagare, visto quanto ha speso“.

Qui mi sento importante e posso esprimere le mie qualità per diventare protagonista. All’inizio ho sbagliato e ho fatto fatica, devo ringraziare De Zerbi. Mi voleva la Juve? Non lo so: se in futuro ci fosse un interesse sarebbe fantastico, ma ora c’è il Sassuolo“.

Manuel Locatelli
fonte foto https://twitter.com/SassuoloUS

Milan: Locatelli e Cutrone, un rapporto speciale

Cutrone e Locatelli, entrambi classe 1998, sono cresciuti assieme nella cantera rossonera e sono tuttora uniti da un grande rapporto di amicizia. “Arriviamo alla fine della stagione al Milan – racconta il centrocampista, dal 2018 in forza al Sassuolo – io sarei dovuto passare in prima squadra e lui non sapeva nulla del proprio futuro. Ci salutiamo: piangendo“.

Andiamo addirittura in piazza Duomo, acquistiamo dall’ambulante quelle eliche di plastica che lanciamo da un balcone chiedendoci che ne sarà di noi. Una roba strappalacrime… Poi? Senza saperlo due giorni dopo ci vediamo in nazionale. Due matti…“. Due parole sull’Europeo Under 21. “Vincerlo è difficile e ci proviamo, però siamo forti e molti di noi hanno cominciato a giocare con una frequenza. E questo vuole dire tanto. Mancini? Sognare si può sempre, ma viaggi mentali non ne faccio più…

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ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2019 11:43

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