Lollobrigida ferma il Frecciarossa: “Non mi dimetto”

Lollobrigida ferma il Frecciarossa: “Non mi dimetto”

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida dice no alle richieste di dimissioni dopo aver fatto fermare il Frecciarossa su cui viaggiava.

Ore decisamente di polemica attorno al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. L’uomo, infatti, è finito al centro di una vicenda molto particolare dopo aver fatto fermare il Frecciarossa su cui viaggiava. Un episodio che ha fatto scalpore e portato le opposizioni a chiedere addirittura le sue dimissioni dopo le accuse dello stop “ad personam”.

Lollobrigida, il caso del Frecciarossa fermato

Francesco Lollobrigida

La questione che ha visto coinvolto Lollobrigida parte a seguito di una fermata straordinaria a Ciampino del treno Frecciarossa su cui il Ministro viaggiava con l’intento di andare ad una cerimonia a Caivano per l’inaugurazione di un nuovo parco urbano.

Dopo una serie di problematiche e di ritardi, il capotreno sarebbe stato autorizzato dal personale Rfi ad effettuare la fermata aggiuntiva non prevista. Circostanza che avrebbe consentito al ministro di raggiungere Caivano con altri mezzi. Tale situazione ha generato, come detto, diverse polemiche e accuse riguarda una fermata “ad hoc” per il Ministro.

Nessun danno e “no” a dimissioni

“Mi dichiaro colpevole. Sì, sono colpevole di essere vicino al presidente del Consiglio, da decenni prima che lo diventasse”, ha detto Lollobrigida a Libero le cui parole sono riprese da Fanpage per rispondere alle accuse.

“Dimissioni? Non è la prima volta. Le chiedono per tutto tranne che per il mio lavoro. Io faccio il ministro dell’Agricoltura. In un anno sono stato attaccato sulla sostituzione etnica, sulla mia vita privata, sulla mia carriera, ma io sono diventato prima militante della destra giovanile, poi cognato di Giorgia Meloni, quindi parente del premier e suo ministro; faccio politica da trentasette anni, perché ci credo e non per ambizione. Tutto è nato da questo”.

Secondo la versione di Lollobrigida “il treno si è fermato diverse volte e a lungo; anzi continuava a fermarsi di suo”. Da qui la sua richiesta “al pari di altri viaggiatori”, “di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere, e quando è stato possibile l’ho fatto, con tutti gli altri passeggeri che hanno voluto cogliere la possibilità”.

Il Ministro dell’Agricoltura ha quindi precisato ancora di essere sceso solamente quando era consentito, ovvero a Ciampino. “La fermata straordinaria è consentita dal regolamento delle Ferrovie. Ho chiesto di scendere alla prima fermata utile spiegando al capotreno le ragioni”.

Sulle parole delle opposizioni in merito all’eventuale abuso di potere, Lollobrigida ha replicato: “Mi sembra difficile. Non ci sono state violazioni di legge e Ferrovie si è determinata senza alcuna pressione che andasse oltre la richiesta da cittadino che voleva fare il suo lavoro, senza recar danno a nessuno”.