Lollobrigida allo scoperto: “Contro Mattarella? Come stanno le cose”

Lollobrigida allo scoperto: “Contro Mattarella? Come stanno le cose”

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha commentato i recenti fatti di violenza contro gli studenti e l’intervento di Sergio Mattarella.

Ha condannato la violenza in generale e ha anche chiarito la posizione verso il Presidente della Repubblica. Francesco Lollobrigida, al Corriere della Sera, si è soffermato su alcuni temi di forte attualità, dai fatti di Pisa, con le manganellate agli studenti, fino ai presunti attriti tra Governo e Sergio Mattarella.

Francesco Lollobrigida

Lollobrigida, tra violenza e Mattarella

Direttamente tra Bruxelles per il Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura, Lollobrigida ha risposto ad alcune domande in merito alla situazione italiana a seguito delle manganellate agli studenti che hanno manifestato a Pisa nelle ultime ore.

Il ministro ha subito precisato: “La violenza va condannata sempre, non giustificata in base a chi è l’aggredito. Abbiamo già visto come va a finire”.

Sull’intervento di Mattarella e i presunti dissapori con Fratelli d’Italia e il centrodestra: “Noi contro Mattarella? Falso. Anzi lo ringraziamo perché ha condannato l’acuirsi di un clima di violenza, in primis contro Giorgia Meloni”.

“Il presidente è intervenuto due volte, in due giorni. La prima per dare solidarietà alla presidente del Consiglio fatta oggetto in piazza di incitamento alla violenza. E poi per i fatti di Pis”.

Per Lollobrigida, il doppio intervento del Presidente delle Repubblica è stato come “un richiamo a garantire un clima di reciproco rispetto”.

E in questo senso, il rispetto deve arrivare da tutte le parti chiamate in causa: “La libertà va garantita nel rispetto di tutti delle regole e della legge. Parto dal presupposto che uomini dello Stato si comportino secondo le regole, non dall’inverso”.

I trattori a Bruxelles

Quando l’argomento si sposta sugli agricoltori e la protesta dei trattori a Bruxelles, Lollobrigida poi aggiunge: “Le regole illogiche del Green Deal devono cambiare. La sostenibilità ambientale non può prescindere da quella economica e di reddito degli agricoltori. Sono loro i primi tutori dell’ambiente”, le sue parole.

Il Ministro ha proseguito ancora parlando di “sostegno e tutela del reddito degli agricoltori, rafforzamento della sovranità alimentare europea, tutela da pratiche illegali”.