Lollobrigida: “Etnia italiana da tutelare”. Indignata la segretaria del PD

Lollobrigida: “Etnia italiana da tutelare”. Indignata la segretaria del PD

Il ministro per l’Agricoltura parla di “etnia italiana” e la Schlein ribatte: “Parole disgustose”.

Durante gli Stati Generali della natalità, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dichiarato che è necessario proteggere l’etnia italiana. Ha chiarito che non esiste una razza italiana e che è inutile immaginare un tale concetto. Esiste invece una cultura e un’etnia italiana, che egli suggerisce di tutelare come gruppo culturale e linguistico.

Le parole del ministro scioccano Elly Schelin

Lollobrigida ha poi aggiunto: “La popolazione del mondo cresce e tanti di quelli che nascono nel mondo vorrebbero venire a vivere in Italia. E allora perché preoccuparsi delle nascite in Italia?“. Ha inoltre affermato che “non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica“.

Francesco Lollobrigida

Il ministro dell’Agricoltura ha dovuto affrontare aspre critiche da parte di diversi partiti politici, tra cui la leader del PD Elly Schlein, che ha condannato le sue dichiarazioni come “disgustose” e “hanno il sapore del suprematismo bianco“. A

nche altri partiti come Action, +Europa e Italia Viva hanno espresso la loro disapprovazione per le affermazioni del membro del governo. In risposta, Lollobrigida ha chiarito che le sue parole non riflettono alcun punto di vista non allineato con le sue convinzioni personali.

Altre critiche da parte delle opposizioni

L’opposizione tutta ha criticato Lollobrigida, a cominciare dalla senatrice del Partito Democratico Simona Malpezzi che ha twittato: “Ministro Lollobrigida, le mie figlie hanno padre tedesco, nonna croata, bisnonna olandese e un’altra estone. Come le classifica per me? Prima la razza, poi l’etnia: errare è umano, perseverare“.

Altra dura reazione da parte di Arturo Scotto, deputato del partito Articolo Uno: “Il richiamo all’etnia italiana dell’ineffabile Lollobrigida è il naturale epilogo della gaffe sulla sostituzione etnica. Stavolta non può rifugiarsi dietro l’ignoranza. Il ministro è un provocatore seriale.”