Alle elezioni regionali in Lombardia il M5S ha annunciato che sosterrà il candidato del Pd Majorino dopo l’ok di Conte.
Tentativi di riavvicinamento tra i due ex alleati quasi inseparabili Pd e M5S. Dopo lo strappo al governo Draghi e la fuga in solitudine da prima donna di Giuseppe Conte, i rapporti sembravano non poter essere ricuciti. Ma dal Nazareno c’è ancora chi crede che l’alleanza giallorossa sia qualcosa da ritrovare nel corso della ricostituzione del partito. Un primo segnale arriva dall’accordo sul candidato alle elezioni regionali in Lombardia. Anche il M5S sosterrà Majorino.
Il Pd non ha voluto appoggiare la candidata proposta dal Terzo Polo Letizia Moratti perché storicamente legata a destra e ha portato avanti il nome dell’l’eurodeputato Piefrancesco Majorino. Il candidato dem sarà sostenuto anche dai pentastellati dopo il sì arrivato da Giuseppe Conte. Dopo quanto accaduto in Sicilia quest’estate, un ritorno all’alleanza giallorossa regionale non sembrava così vicina e invece.
+Europa si sfila dalla coalizione: “O noi o i 5 stelle”
“La coalizione che stiamo costruendo è forte e si sta arricchendo di numerose esperienze del mondo civico”, ha detto Majorino che annuncia il sostegno anche da parte del M5S parlando del programma che accoglie “il contributo delle forze di centrosinistra elaborato nei mesi scorsi, il punto di vista dei sindaci lombardi con cui sto dialogando spesso in questi giorni e i punti condivisi al tavolo di confronto, assai proficuo, tenutosi tra le forze di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. La sfida in Lombardia è assolutamente aperta, e possiamo vincere” ha annunciato il candidato.
Si smarca da questa alleanza +Europa di Emma Bonino. Della Vedova ha dichiarato di essere scettico su un accordo con i 5 stelle ma Majorino si augura che il partito sciolga i suoi dubbi invitandolo a una riflessione per “rendere più forte possibile l’alleanza” e battere Fontana. Ma il segretario di +Europa ha dichiarato a Dire: “Se ci sono i 5 Stelle, non ci siamo noi” chiudendo ogni possibilità di un’alleanza in cui ci sono anche i 5 stelle. Ora il partito di Bonino deve decidere se aggregarsi ai suoi ex alleati del Terzo Polo e sostenere Moratti o andare avanti in autonomia.