Si indaga sulle cause dell’incidente con l’elicottero che ha causato la morte dell’imprenditore Lorenzo Rovagnati e di altri due uomini. L’esito dell’autopsia.
Sono ancora in corso le indagini legate alla morte di Lorenzo Rovagnati, uno degli eredi della dinastia Rovagnati, verificatasi a Noceto, nel Parmense, dove, avvolto da una nebbia fitta che riduceva la visibilità a praticamente zero, un elicottero si è schiantato nella tenuta della nota famiglia, proprietaria di uno dei marchi più prestigiosi nel settore dei salumi. In queste ore sarebbero arrivati i primi esiti delle autopsia svolte sui tre corpi.
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Morte Lorenzo Rovagnati: le cause dell’incidente
La morte di Lorenzo Rovagnati, uno degli eredi della dinastia Rovagnati, proprietaria di uno dei marchi più prestigiosi nel settore dei salumi, è ancora sotto i riflettori delle forze dell’ordine che stanno indagando sull’accaduto ed in particolare sulle cause dell’incidente in elicottero nel quale, oltre all’imprenditore, hanno perso la vita i due piloti che si trovavano assieme a lui a bordo del velivolo, Flavio Massa (59 anni) e Leonardo Italiani (30 anni).
Sebbene ancora non sia stato chiarito cosa sia accaduto negli istanti dello schianto del mezzo presso il castello di Castelguelfo, in provincia di Parma, è possibile che presto si possa fare chiarezza sulla vicenda anche grazie ai primi esiti degli esami effettuati sui corpi delle tre vittime.
L’esito dell’autopsia
Secondo quanto si apprende da Leggo e Today, infatti, in queste ore sarebbero arrivati i primi esiti delle autopsie svolte sui corpi senza vita di Rovagnati e dei due piloti. Gli accertamenti sarebbero stati utili per escludere una delle potenziali cause dell’incidente. Pare, infatti, che le prime autopsie richieste dalla Procura di Parma abbiano escluso la presenza di malori o problemi fisici che possano aver causato lo schianto.
In questo senso, nel caso in cui venisse confermato ufficialmente l’esito dell’autopsia, al momento, nelle indagini condotte dal procuratore Andrea Bianchi con la consulenza tecnica dell’esperto Stefano Benassi, le ipotesi da analizzare rimangono quelle dell’errore umano e del guasto tecnico. Due piste per le quali potrebbe occorrere ancora del tempo.