Orribile violenza: padre tortura a morte la figlia piccola di quattro anni

Orribile violenza: padre tortura a morte la figlia piccola di quattro anni

Un padre è stato condannato per torture e violenze che hanno lasciato la figlia di 4 anni in stato vegetativo.

Nel novembre 2021, Tekquan Alexander, un padre di 28 anni, è stato riconosciuto colpevole di torture e violenze inflitte alla propria figlia di quattro anni, causandole gravi danni fisici e lasciandola in uno stato vegetativo.

La sentenza, annunciata il 12 novembre 2024 dal Procuratore Distrettuale della Contea di Ventura, Erik Nasarenko, ha sancito la colpevolezza di Alexander per reati che includono l’assalto a un bambino con conseguenze comatose, lesioni corporali gravi e altri aggravanti legati alla vulnerabilità della vittima e al grave abuso di fiducia.

La violenza sulla figlia da parte del padre

Il drammatico evento ha avuto luogo il 29 novembre 2021, quando le autorità sono state chiamate a Lemonberry Place, Thousand Oaks. Gli operatori dei vigili del fuoco stavano tentando di rianimare una bambina priva di conoscenza, vittima di abusi che si sono rivelati gravissimi.

Secondo il rapporto del Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Ventura, la bambina aveva subito violenze ripetute, incluso un episodio in cui Alexander l’ha picchiata con una cintura e successivamente con un cavo elettronico, dopo che la bambina aveva bagnato il letto. L’escalation di abusi culminò in un episodio in cui la bambina perse conoscenza nel bagno della loro casa.

Le ferite riportate dalla bambina includevano gravi lesioni cerebrali e spinali, fratture ossee, oltre a numerosi tagli e contusioni. Dopo l’episodio, la vittima fu trasportata d’urgenza in elicottero al Children’s Hospital di Los Angeles, dove fu curata per lesioni che le cambieranno la vita.

La sentenza e l’importanza del verdetto

Il caso ha suscitato forte indignazione e dolore nella comunità locale. Mentre il pubblico ministero Rikole Kelly ha sottolineato come la bambina “affronterà un futuro di difficoltà inimmaginabili” a causa della condotta del padre.

Tuttavia, il verdetto rappresenta un passo significativo verso la giustizia per la piccola vittima e per coloro che le sono stati vicini. Alexander, attualmente in attesa di sentenza nel mese di dicembre, rischia una pena che potrebbe arrivare fino all’ergastolo.

Il caso evidenzia l’importanza della protezione dei minori e di punizioni adeguate per crimini che violano gravemente il diritto dei bambini alla sicurezza e al benessere.

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