I commercianti chiedono il rinvio della lotteria degli scontrini. Molti registratori telematici non sarebbero adatti.
I commercianti chiedono il rinvio della lotteria degli scontrini, che secondo i critici prenderebbe il via in un momento non idoneo, sbagliato, in quanto non considera in maniera sufficiente gli sforzi economici che devono sostenere i commercianti per adeguarsi. Il tutto in un momento sicuramente difficile per tutto il settore del commercio.
I commercianti chiedono il rinvio della lotteria degli scontrini
L’allarme arriva da Enrico Postacchini, incaricato di Commercio e città di Confcommercio. Secondo Postacchini la lotteria degli scontrini arriva in un momento sbagliato. La formula decisa dal governo infatti non terrebbe conto delle spese a carico dei commercianti.
“Si tratta di un’operazione commerciale che parte in un momento di domanda asfittica, che chiede a imprese che sono state chiuse e che stanno per riaprire di affrontare un investimento con una carenza strutturale tecnica di strumenti. I ritardi sono dovuti all’approvvigionamento e al montaggio del lettore per cui sono già fuori una marea di attività che non hanno potuto prendere l’appuntamento”.
Stando alle ultime indicazioni la lotteria degli scontrini dovrebbe prendere il via il prossimo 1 febbraio.
Il problema dei registratori non idonei
Il problema principale sarebbe collegato ai registratori telematici. Solo pochi di quelli installati erano idonei alla lotteria degli scontrini. Questo significa che molti esercenti dovrebbero spendere soldi per adeguarsi. Il tutto in un momento storico difficilissimo per il mondo del commercio, colpito duramente dalle restrizioni.
“Trecento euro sembrano relativi ma non sono inseriti in un discorso di bandi, di credito fiscale. Si parte zoppi in un momento sbagliato, come è stato per il cashback. Secondo noi l’iniziativa andrebbe ancorata alla fine del periodo di emergenza Covid, tra aprile e giugno. Il provvedimento quindi parte in un momento sbagliatissimo sprecando risorse”.