Luci in attacco, ombre in difesa: il borsino del Milan dopo il Lecce
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Direttore: Alessandro Plateroti

Luci in attacco, ombre in difesa: il borsino del Milan dopo il Lecce

Parma-Milan Roma-Milan Milan-Lecce Hakan Calhanoglu Marco Giampaolo

Il Milan accarezza l’idea della seconda vittoria di fila, ma è inchiodato dal Lecce sul 2-2: ecco chi sale e chi scende. Calhanoglu ed Hernandez convincono

Milan, il 2-2 contro il Lecce sa di beffa. Calhanoglu e Piatek avevano illuso i rossoneri di aver portato a casa tre punti che sulla carta sarebbero stati meritati. L’erroraccio di Conti in occasione del gol di Babacar e poi il jolly pescato nel finale da Calderoni impediscono al Diavolo di prendersi una vittoria che sarebbe stata fondamentale. Nel pareggio con gol di ieri sera al Meazza ci sono state luci e ombre: ecco chi sale e chi scende nel borsino rossonero.

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Milan-Lecce, bene Calhanoglu, Hernandez e Donnarumma

Hakan Calhanoglu, dopo una marea di critiche, si è guadagnato con pieno diritto la palma di migliore in campo. Prima sfiora il gol con un gran sinistro, quindi sigla il vantaggio con una cannonata di destro sotto l’incrocio. Quasi tutte le azioni pericolose passano dagli ispirati piedi del turco. Anche il 2-1, siglato Piatek, è originato da un illuminante passaggio in area del 10 rossonero.

Promosso a pieni voti anche Lucas Hernandez. Pioli, come detto spesso in fase di analisi, ama giocare dietro con il “tre e mezzo”. Quindi tre difensori bloccati e un esterno che ha la funzione di fungere spesso da attaccante aggiunto. Il francese è una vera e propria forza della natura, spinge con continuità e mette alla frusta i difensori avversari. Bene anche Donnarumma, autore di una vera e propria prodezza sul rigore di Babacar, poi ribadito in rete dal senegalese.

Andrea Conti Jacopo Sala

Biglia così così, disastro Conti

Lucas Biglia non raggiunge la sufficienza piena. Se è vero che l’argentino è stato l’ispiratore della rete dell’1-0, c’è anche da dire come il gol del definitivo 2-2 a firma di Calderoni nasca da un suo errore. Il mediano ex Lazio, classe 1986, non ha nelle gambe i 90 minuti.

La vera delusione dell’incontro, però, è Andrea Conti. Spiace dirlo, perché il terzino destro ex Atalanta ha vissuto due anni da incubo, tra infortuni e ricadute. Il calciatore però non riesce a ritrovarsi e, finora, ha fallito tutte le chance che ha avuto (Inter e Lecce in primis). Grave il suo errore in occasione della rete dell’1-1: un tocco di braccio ingenuo che causa il rigore.

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ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2019 18:14

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