Lucy Letby ha tolto la vita a numerosi bebè e ha tentato di ucciderne altri sei: il giudice era inorridito dalla sua “freddezza e crudeltà”.
Sette ergastoli per sette vite spezzate: questa la sentenza che era stata inflitta a Lucy Letby, infermiera britannica che si è macchiata dell’omicidio di vari neonati con metodi barbarici. La 33enne, follemente innamorata di un medico del Countess of Chester Hospital che intendeva stupire con i suoi crimini, ha iniettato insulina ed aria nelle vene dei bebè.
Ora la donna ha deciso di tentare di ricorrere in appello, in accordo con il suo team legale, cercando di ottenere uno sconto sulla sua condanna. L’infermiera si presenterà ancora davanti ad un giudice il prossimo 25 settembre, ad un’udienza in cui si deciderà se avviare un nuovo processo contro di lei per sei tentati omicidi a suo nome.
Il parere del giudice
Lucy Letby è diventata la serial killer infantile più prolifica della storia britannica ed è stata condannata lo scorso 21 agosto. Il giudice l’aveva sentenziata a sette ergastoli affermando che la “crudeltà e il calcolo” delle sue azioni criminali, avvenute tra il giugno del 2015 e lo stesso mese del 2016, sono “davvero orribili“.
“Ha agito in un modo completamente contrario ai normali istinti umani di allevare e prendersi cura dei bambini – ha affermato il magistrato – e in grave violazione della fiducia che tutti i cittadini ripongono in coloro che lavorano nelle professioni mediche e assistenziali“. Secondo il giudice, “c’era una malevolenza che rasentava il sadismo nelle tue azioni. Nel corso di questo processo hai freddamente negato ogni responsabilità per i tuoi misfatti. Non hai rimorsi. Non ci sono attenuanti“.
