Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio al Corriere della Sera: “Sono stufo di litigare, possiamo continuare a lavorare bene. Il MoVimento non ha paura”.
In una lunga intervista al Corriere della Sera, Luigi Di Maio ha parlato della situazione al governo provando ad abbassare i toni dopo le polemiche delle ultime ore. Lega e Movimento Cinque Stelle non sono mai state così distanti e continua a prendere piede la voce di una possibile crisi di governo che porterebbe l’Italia ad elezioni anticipate.
Luigi Di Maio al Corriere della Sera: “Sulla manovra noi e la Lega parliamo la stella lingua”
Nella prima parte dell’intervista Luigi Di Maio ha parlato delle discussioni in corso sulla prossima manovra economica. Il vicepremier pentastellato ha sottolineato come sia possibile una sintesi tra tutte le proposte avanzate dalle due forze di governo.
“Sulla manovra parliamo la stessa lingua. Mi fa piacere. La nostra manovra dovrà dare risposte concrete agli italiani. Lo dico con grande onestà, io sono stanco di litigare. La pensano così anche gli italiani che incontro ogni giorno“.
“Il Movimento Cinque Stelle non ha paura di governare”
Il vicepremier pentastellato ha poi parlato del rapporto (teso) con la Lega dicendosi convinto del fatto che l’esecutivo Conte possa arrivare alla fine del suo mandato.
“Il Movimento Cinque Stelle non ha paura di governare, scriviamo insieme la manovra e continuiamo a cambiare il paese. Bisogna abbassare le tasse con la flat tax e il taglio del cuneo fiscale, poi dobbiamo fare il salario minimo […]. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così“.
“Voto? Secondo me dobbiamo pensare solo a governare. Abbiamo dimostrato di saperlo fare. E parlano i fatti“.
Caso Tav, “Massima fiducia nel premier Conte”
Inevitabile anche un passaggio sul caso Tav, con Di Maio che anche ai microfoni de Il Corriere della Sera ha ribadito la massima fiducia nel premier Conte ma senza risparmiare una frecciatina a Matteo Salvini.
“Abbiamo ribadito la massima fiducia al premier Conte. La mozione sul Tav impegna il Parlamento, non il governo, perché il Parlamento può intervenire. Non vogliamo regalare due miliardi alla Francia per realizzare un’opera inutile che nascerebbe già vecchia. È la Lega che ha cambiato faccia sull’opera”.
Luigi Di Maio: “Per il decreto Sicurezza Bis ci sono i numeri”
In un passaggio il leader del MoVimento ha voluto rassicurare anche sull’approvazione del decreto Sicurezza Bis, facendo sapere che il governo ha i numeri per vincere la possibile bagarre in Senato.
“Sul decreto Sicurezza Bis ci sono i numeri per l’approvazione in Senato. Mi permetta di ricorda l’emendamento voluto dal Movimento Cinque Stelle: le navi non autorizzate ad entrare in acque italiane verranno confiscate“.
