Di Maio scarica il Pd ma per errore. Voleva ribadire il suo ruolo nel M5S
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Direttore: Alessandro Plateroti

Di Maio scarica il Pd… per errore

Luigi Di Maio

Di Maio scarica il Pd per la formazione del nuovo governo, poi Conte ci mette una pezza. La sensazione è che il leader dei Cinque Stelle stia combattendo una battaglia interna al Movimento.

Quello che doveva essere un sereno e tranquillo venerdì di fine agosto si è trasformato nell’ennesimo giorno potenzialmente cruciale per la formazione del governo Pd e M5S. Di Maio intatti, che ha concluso il primo giro di confronti con il presidente del Consiglio incaricato, ha deciso di mandare ai dem un durissimo ultimatum a mezzo stampa.

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Luigi Di Maio
fonte foto https://www.quirinale.it/elementi/35429

Il passo indietro di Luigi Di Maio ch scarica il Pd e affonda la Borsa

Il leader del Movimento Cinque Stelle non si è limitato a ripresentare i venti punti del programma di governo pentastellato. Ha anche fatto evidenti passi indietro rispetto ad alcuni punti che sarebbero già stati concordati con il Pd.

Di Maio ha voluto evidentemente prendere le distanze dai dem, tornando a difendere nel momento meno opportuno anche il decreto Sicurezza Bis, che anche il premier Conte aveva archiviato facendo sapere che doveva essere modificato.

Il passo indietro di Di Maio nell’ambito della trattativa ha inevitabilmente agitato il Partito democratico, convinto del fatto che ormai la trattativa fosse avviata, che la macchina, spinta in salita, si fosse ormai messa in moto e potesse andare avanti. Seppur lentamente.

Non solo. La capriola dei Cinque Stelle ha anche affondato la Borsa, passata in poco tempo dal campo positivo a quello negativo, facendo registrare l’inizio dell’inesorabile flessione proprio alla fine dell’intervento del leader pentastellato.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Il Movimento Cinque Stelle prova a rimediare: nessun ultimatum

Dal Movimento Cinque Stelle hanno minimizzato l’intervento del capo politico facendo sapere che Di Maio non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto detto in precedenza e non ha voluto mandare alcun ultimatum al Pd.

Ma Di Maio sta combattendo una battaglia interna al Movimento Cinque Stelle

La sensazione è che il discorso del capo dei Cinque Stelle fosse rivolto a un pubblico interno, alla base e ai capi del MoVimento. Di Maio è fortemente in discussione, sta provando a difendere un posto di rilievo nel prossimo esecutivo ma è solo, abbandonato dai filo-giallorossi che dalla fazione del voto-subito.

E così quello che emerge dal mondo pentastellato è che a Di Maio, intenzionato a fare un intervento duro per ribadire la sua leadership, sia slittata la frizione, come si dice utilizzando una formula particolarmente espressiva. Il leader del M5S non voleva mettere in alcun modo in discussione il lavoro con il Pd e non ha pesato le parole pronunciate in pubblico, facendo evidentemente affidamento a quello pronunciate nelle stanze chiuse dei Palazzi.

Anche dalle parti del Nazareno qualcuno ha fatto sapere che Di Maio in realtà sembrava rivolgersi ai suoi per ricompattare le fila prima dell’inizio della nuova avventura.

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ultimo aggiornamento: 31 Agosto 2019 15:16

Di Maio alza posta ma Conte lo stoppa: “Avanti per un programma condiviso”

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