Luigi Mangione, cosa rischia, risvolti sconvolgenti: ecco da quanto progettava l’omicidio

Luigi Mangione, cosa rischia, risvolti sconvolgenti: ecco da quanto progettava l’omicidio

Nuove rivelazioni sul caso di Brian Thompson: Luigi Mangione progettava il delitto da molto tempo, ecco cosa rischia adesso.

Il 26enne Luigi Mangione, accusato dell’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, è stato estradato dalla Pennsylvania allo Stato di New York. Come riportato dalla CNN, il trasferimento è avvenuto dopo un’udienza presso il tribunale di Hollidaysburg, durante la quale Mangione ha rinunciato a contestare l’estradizione, accettando di essere processato nello Stato in cui si è consumato il crimine.

Le accuse contro Luigi Mangione: 11 capi d’imputazione

Mangione, arrestato lo scorso 9 dicembre, è stato trasportato in elicottero a New York il 19 dicembre e ora si trova al Metropolitan Detention Center di Brooklyn, noto per ospitare detenuti di alto profilo come Sean ‘Diddy’ Combs.

Il giovane italo-americano deve rispondere di 11 capi d’accusa, che includono omicidio di primo grado, terrorismo, possesso illegale di armi e documenti falsi. 

Le accuse più gravi, tra cui omicidio aggravato dal terrorismo, prevedono la pena obbligatoria dell’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale.

A livello federale, Mangione è accusato anche di stalking e omicidio, reati che potrebbero portare alla pena di morte. Nonostante nello Stato di New York la pena capitale sia sospesa dal 2004, i procuratori federali potrebbero comunque richiederla, anche se la decisione non è ancora stata confermata.

All’esterno del tribunale di Hollidaysburg si è radunata una piccola folla di sostenitori, alcuni dei quali indossavano il caratteristico cappello verde del personaggio Luigi della serie di videogiochi Super Mario

Questo simbolo è diventato rappresentativo del movimento di supporto per il 26enne, creando un’immagine virale sui social.

Nuove rivelazioni: il delitto pianificato da mesi

Le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti. Secondo gli investigatori, Mangione aveva iniziato a progettare l’omicidio di Brian Thompson già lo scorso agosto, come emerso dalle annotazioni nel suo diario.

In un appunto del 15 agosto, il giovane aveva scritto di essere “felice” di procrastinare i preparativi per “sapere di più su di lui”, riferendosi al CEO. Un altro passaggio datato 22 ottobre menziona una conferenza di investitori come il luogo in cui avrebbe colpito.

Thompson è stato assassinato il 4 dicembre a Manhattan, mentre si recava a piedi verso l’Hotel Hilton per una convention.

Luigi Mangione è apparso ieri davanti al tribunale di New York, vestito in abiti civili e senza mostrare emozioni. Il caso ha attirato un’attenzione mediatica significativa, anche per i risvolti psicologici legati alla figura del giovane e alla sua pianificazione dettagliata dell’omicidio.