Lula attacca gli Usa: “Smettano di incoraggiare la guerra”

Lula attacca gli Usa: “Smettano di incoraggiare la guerra”

Di ritorno dall’incontro a Pechino con Xi Jinping, il presidente brasiliano Lula incolpa gli Usa del protrarsi della guerra in Ucraina.

“È necessario che gli Stati Uniti smettano di incoraggiare la guerra” e “inizino a parlare di pace” ha affermato il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Una dichiarazione che gela l’Occidente incolpandolo del protrarsi della guerra in Ucraina. Un’altra dichiarazione che ha scioccato è stata quella relativa al cambio di governance mondiale, una teoria molto affine a Cina e Russia e che mette in guardia gli Usa.

Sulla guerra in Ucraina, inoltre, Lula ha ammonito l’Unione europea dicendo che dovrebbe fare la stessa cosa per “convincere” i presidenti di Russia e Ucraina che “la pace è nell’interesse di tutti”. Queste affermazioni del gigante sudamericano arrivano al termine della visita di Lula al suo omologo Xi Jinping a Pechino. Il presidente brasiliano si è spinto oltre e ha invitato “i Paesi che forniscono armi” a “smettere” di farlo e ha sottolineato il ruolo della Cina nella ricerca della pace. “La Cina ha un ruolo molto importante, forse il più importante. Ma un altro ruolo importante è quello degli Stati Uniti”, ha aggiunto.

Xi Jinping

Il ruolo della Cina nella soluzione di pace

Lula ribadisce la sua idea di creare una coalizione di Paesi “disposti a trovare un modo per raggiungere la pace“, perché secondo il presidente brasiliano solo chi non difende la guerra può creare una commissione di Paesi e porre fine a questa guerra”, ha detto. Secondo lui ora i due paesi in guerra non riescono a prendere decisioni, per questo è importante il ruolo dei paesi terzi per arrivare alla pace confermando la disponibilità di Brasile e Cina a farlo.

Il Brasile giudica “positivamente” la posizione della Cina nel conflitto, utile per una soluzione pacifica. Come la Cina, anche il Brasile ha mantenuto una posizione di neutralità dallo scoppio della guerra. Entrambi i paesi fanno parte dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), ovvero si trovano in situazioni economiche simili.