"L'ultimo saluto" secondo Vittorio Feltri
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“L’ultimo saluto” secondo Vittorio Feltri

Vittorio Feltri

Una scelta in libertà: questa la visione di Vittorio Feltri a proposito dell'”ultimo saluto” e, quindi, in tema funerale.

Editoriale per Il Giornale per Vittorio Feltri che ha dato un suo giudizio piuttosto importante riguardo il funerale e quello che per lui è la definizione di “ultimo saluto“. Il giornalista, rispondendo ad un utente, ha dato la sua visione in merito alla libertà del defunto di scegliere e dare disposizioni in merito alla cerimonia funebre.

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Vittorio Feltri
Vittorio Feltri

Vittorio Feltri, la visione sul funerale

L’ultimo saluto? Scegliamo in libertà“. Questo il titolo dell’editoriale di Feltri per Il Giornale. Il giornalista ha risposto ad un lettore che, facendo riferimento alla storia di un defunto che non ha voluto la moglie e i figli alla cerimonia funebre dando precise indicazioni alle pompe funebri con tanto di richiesta stampata sui manifesti in città.

Una situazione che ha generato non pochi commenti negativi sul morto e, in generale, sulla sua famiglia.

Feltri ha dichiarato di aver trovato “alquanto divertente” tutta la situazione ma, allo stesso tempo, di “dalla parte del morto, il quale viene giudicato per l’assenza di spirito cristiano, che dovrebbe tendere obbligatoriamente al perdono nei modi e nelle forme da noi pretese”.

Secondo il giornalista, il defunto “è stato in grado di andarsene con stile ed è stato pure in grado di lasciare andare, senza avvinghiarsi ad affetti che hanno in comune solamente il sangue, che non costituisce motivo sufficiente per amarsi o rimanersi accanto”.

L’ultimo messaggio

Il commento di Feltri sulla vicenda del morto, precisamente un uomo in provincia di Viterbo, è poi proseguito dando una ulteriore visione delle ragioni che lo hanno spinto a tale scelta.

“Questo signore non tollerava l’ipocrisia e il solo pensiero che al suo funerale presenziassero individui che in vita non sono stati presenti lo infastidiva. Bene egli ha fatto ad organizzare la cerimonia stabilendo chi potesse esserci e chi no. Non capisco perché mai critichiamo una persona che ha semplicemente esercitato il diritto di scelta in merito ad un evento importante della sua esistenza: la morte”, ha detto il giornalista.

Secondo Feltri ognuno deve avere il diritto di decidere chi possa o meno presenziare al suo funerale. In questo senso, se vogliamo anche in modo ironico, il giornalista ha aggiunto: “Elio (l’uomo deceduto ndr) avrà pensato che vedendo figli e moglie seduti in chiesa avrebbe potuto facilmente rivoltarsi nella tomba. Dunque, li ha estromessi. In questo modo egli ha voluto anche dargli un messaggio, l’ultimo e forse il più forte e sonoro“.

Questa, quindi, la visione di Feltri sull'”ultimo saluto”. “Siamo liberi di vivere come ci pare e siamo altrettanto liberi di congedarci come ci garba. Persino senza moglie e figli tra le palle”, ha concluso.

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ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2024 13:33

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