La nuova imbarcazione di Luna Rossa, pronta per sfidare i colossi della vela nella prossima America’s Cup a Barcellona.
Il team di Luna Rossa ha presentato la sua ultima meraviglia: l’AC75, pronta a solcare le acque di Barcellona per la prossima America’s Cup. Il varo, avvenuto al molo Ichnusa di Cagliari, segna l’inizio di una nuova sfida, che inizierà con la Louis Vuitton Cup.
Il design e l’innovazione al servizio della velocità
Con la benedizione di Miuccia Prada e un’imponente cerimonia, il velo è stato tolto dalla nuova barca. L’AC75 brilla con uno scafo argentato e dettagli in rosso e giallo, che richiamano il leggendario Silver Bullet, simbolo di sfide passate. Lo skipper Max Sirena e il patron Patrizio Bertelli guidano un team determinato a lasciare il segno.
Il design della barca non è solo un omaggio al passato, ma un passo avanti nella tecnologia della vela. Gli architetti hanno mantenuto i colori storici ma hanno inserito miglioramenti significativi nei foil e nel timone, conservando per ora il segreto su molti dettagli tecnici. Questa scelta cromatica non è solo estetica, ma parte di una strategia per ottimizzare le performance in regata.
Aerodinamica e tecnologia: le novità dell’AC75
L’attenzione all’aerodinamica è palpabile. Ogni linea dello scafo è stata disegnata per affrontare le onde del mare catalano, con una configurazione che prevede otto membri dell’equipaggio, tra cui i cyclors, fondamentali nella produzione di energia. La sfida sarà tecnica tanto quanto fisica, con James Spithill e Francesco Bruni al timone, pronti a navigare verso nuovi orizzonti.
Dopo il varo, Luna Rossa non si ferma. Il programma di sviluppo prevede l’introduzione di nuove wing e continui aggiornamenti fino alle regate ufficiali. Questo dinamismo riflette l’impegno del team di essere competitivo fino all’ultimo, cercando di adattarsi perfettamente alle condizioni di regata che troveranno a Barcellona.
Max Sirena, visibilmente emozionato, ha sottolineato l’importanza di questo giorno per il team, paragonandolo alla nascita di un figlio. La dedizione di chi ha lavorato alla realizzazione dell’AC75 è palpabile, e il supporto di Cagliari come base logistica ha offerto un campo di regata eccezionale, augurandosi che molte altre barche possano condividere questo palcoscenico in futuro.