Sempre più società attive nei rami chiave del Made in Italy si affidano ai grandi fondi esteri per far crescere il business, sfruttando una potente leva per lo sviluppo economico nazionale.
Il Made in Italy vanta sempre un notevole potenziale attrattivo per gli investitori esteri, pronti a impegnare ingenti capitali nei settori più promettenti. Dal Private Equity ai fondi infrastrutturali internazionali, i soggetti esteri protagonisti delle fusioni e acquisizioni in Italia non sono mancati anche nel corso del 2022, considerato un anno molto positivo per il mercato del M&A.
Il lusso, così come il settore beverage e il ramo manifatturiero, rappresentano alcune delle eccellenze italiane considerate maggiormente redditizie dai soggetti finanziari internazionali, tanto che nel 2022 hanno preso forma numerose aggregazioni che vedono la presenza sia di operatori esteri sia di società italiane.
Il potenziale attrattivo delle eccellenze Made in Italy
A fornire alcuni dati precisi sull’andamento del mercato del Mergers and Acquisitions nel 2022 è il report di McKinsey & Company, che sottolinea come nei primi sei mesi dell’anno si sia registrato un valore pari a circa 70 miliardi di euro. Ben sei operazioni su dieci, in particolare, hanno visto l’intervento di fondi stranieri.
Facendo riferimento allo studio “EY M&A Barometer – Review 2022 e Preview 2023”, inoltre, lo scorso anno sono state 971 le operazioni portate a termine con target in Italia, in aumento rispetto ai 742 deals del 2021 e con un volume investito sul territorio nazionale pari a 89,4 miliardi di euro.
In Italia, infatti, sono state numerose le aziende che hanno optato per la cessione dei propri asset a favore di grandi fondi esteri e gruppi più strutturati, cogliendo opportunità concrete per incentivare lo sviluppo del business. Dopo la crisi generata dalla pandemia, le iniziative di M&A stanno rappresentando una potente leva per far crescere l’economia nazionale e consentire alle imprese di acquisire maggiore competitività.
Analizzando i trend relativi ai comparti considerati strategici, il ramo Consumer ha mantenuto una elevata incidenza di operazioni, pari al 19%, mostrando performance positive analogamente ai settori Industrials & Chemicals e Technology.
Il ruolo degli investitori esteri
Gli investitori esteri svolgono un ruolo determinante nelle operazioni di M&A che coinvolgono società attive dei comparti chiave del Made in Italy: per gestire al meglio un processo di fusione e acquisizione, queste ultime devono poter contare su un iter professionale, corretto e trasparente.
A tal proposito, è fondamentale il contributo offerto da un partner affidabile e qualificato in grado di affiancare una società durante tutte le fasi del processo di vendita, mettendo in contatto i vertici aziendali con gli acquirenti più idonei.
MergersCorp M&A International, operativa a livello mondiale nel settore della consulenza aziendale, si occupa proprio di supportare la gestione di tutte le operazioni di finanza straordinaria anche estere, garantendo vantaggi per tutte le parti coinvolte.
Obiettivo primario di MergersCorp M&A International, infatti, è proprio aiutare i clienti a vendere in modo riservato attraverso un approccio multicanale e discreto, facendo leva su una vasta ed efficace rete internazionale.
Come ha recentemente affermato Stefano Endrizzi, Fondatore di MergersCorp M&A International, il 2023 rappresenta proprio un momento particolarmente propizio per la cessione di quote a fondi di investimento e società quotate all’estero da parte delle attività legate al Made in Italy, che possono realmente attrarre nuova liquidità sul territorio e ampliare la clientela.