Lutto nazionale per Papa Francesco, il generale Roberto Vannacci approva la scelta dei cinque giorni: il motivo.
Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega e generale, ha detto la sua sulla scelta dei cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, difendendo la decisione del governo di Giorgia Meloni. Nelle ultime ore, intanto, si è appresa la notizia dell’ultima donazione da 200mila euro del Pontefice. Ecco le parole del generale ad Affaritaliani.

Papa Francesco: il commento di Vannacci sul lutto nazionale
Secondo Roberto Vannacci, la decisione di decretare cinque giorni di lutto nazionale è giustificata dalla straordinarietà dell’evento. “Vale il detto ‘una volta ogni morte di Papa’ e quindi per fatti eccezionali valgono misure eccezionali“, ha dichiarato. L’europarlamentare ha ribadito come “Il Papa non è solo il più alto riferimento della confessione religiosa più numerosa al mondo (la cristianità conta 2,3 miliardi di fedeli) ma è un capo di Stato, è un simbolo e rappresenta un punto cardinale a livello planetario“. Da qui, la convinzione che il lutto nazionale sia non solo appropriato, ma necessario.
Le polemiche contro il cerimoniale di Stato
Durante l’intervista ad Affaritaliani, il generale Roberto Vannacci ha difeso l’operato del cerimoniale di Stato, precisando che esso “non agisce per simpatie, starnuti o per accidenti“. La sua scelta, quindi, risponde a criteri istituzionali e simbolici di alto livello, specie considerando che la morte di Papa Francesco è avvenuta “nell’anno giubilare“.
Rispetto alle critiche ricevute, ha commentato con tono ironico e deciso: “Le polemiche, tanto, ci sarebbero comunque state tra chi lo vuole più cotto e chi lo vuole più crudo…oggi gli amanti della carne al sangue masticheranno bocconi amari…forse perché già pregustavano un altro tipo di pietanza“. Un’affermazione che pare sottolineare, secondo lui, come le contestazioni non siano legate tanto alla sostanza della decisione quanto a visioni ideologiche.