Si è spento a 95 anni Vito Molinari: ha inaugurato la prima trasmissione Rai nel 1954 e ha firmato diversi programmi iconici e non solo.
Dopo l’addio alla voce storica di Radio Capital, nella giornata di oggi si è spento all’età di 95 anni anche Vito Molinari, regista simbolo della storia della televisione italiana. Con una carriera lunga oltre settant’anni, ha firmato programmi iconici come L’amico del giaguaro, Un due e tre e Canzonissima del 1962, edizione nota anche per la censura a Dario Fo e Franca Rame.
Il noto regista è morto nella notte all’ospedale di Lavagna, in provincia di Genova, lasciando un’eredità indelebile nel mondo dello spettacolo.
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Chi era Vito Molinari: l’uomo che inaugurò la Rai nel 1954
Nato il 6 novembre 1929 a Sestri Levante, Vito Molinari è stato uno dei protagonisti della nascita della televisione italiana. Il 3 gennaio 1954, a soli 23 anni, ebbe il compito di dirigere il primo programma trasmesso dalla neonata Radio Televisione Italiana dallo studio Tv3 di Corso Sempione, a Milano.
Un incarico storico che lui stesso, in una recente intervista come riportato da Today, ha ricordato con queste parole: “Penso che nella maggioranza dei casi pensino che io sia morto, credo di essere l’ultimo esempio che è rimasto di quel gruppo che il 3 gennaio del 1954 ha fatto il periodo sperimentale in Rai, allora avevo 23 anni e diedero a me l’incarico di fare la regia della prima trasmissione in Rai, non pensavamo di passare alla storia“.
Da quel momento, la sua carriera decollò rapidamente, portandolo a dirigere più di duemila trasmissioni tra varietà, show musicali e caroselli pubblicitari. Oltre ai programmi di grande successo, Molinari ha diretto anche il Festival di Sanremo e ha contribuito alla creazione di celebri sketch comici e sceneggiati televisivi.
Dalla regia alle pubblicazione fino all’ultima apparizione in tv
Negli anni ’80, Vito Molinari si cimentò anche nella regia di serie televisive, tra cui Cinquant’anni d’amore (1982) e Atelier (1986), dimostrando ancora una volta la sua versatilità dietro la macchina da presa. Parallelamente, il regista ha raccontato la sua esperienza nel mondo della televisione attraverso diverse pubblicazioni.
Nel 2002 ha dato alle stampe La mia Rai, un libro in cui ripercorre la sua carriera e l’evoluzione della televisione pubblica italiana. Nel 2009, invece, ha curato il commento video della raccolta in DVD Carosello – La storia di un mito, celebrando uno dei format pubblicitari più amati dal pubblico.
Nonostante l’età avanzata, ha continuato a partecipare ad alcuni programmi. La sua ultima apparizione pubblica risale al 28 febbraio 2024, quando è stato ospite di Massimo Giletti nel programma La tv fa 70, dedicato ai settant’anni della Rai. Poco prima, è intervenuto anche nel programma Splendida Cornice di Geppi Cucciari, condividendo ricordi e aneddoti della sua straordinaria carriera.