M5s a rischio scissione, sette senatori pronti a dire di no alla fiducia
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Direttore: Alessandro Plateroti

M5s nel caos, sette senatori pronti a dire di no alla fiducia

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M5s verso la scissione. Sette senatori pronti a non votare la fiducia. E D’Ambrosio lascia il Movimento.

ROMA – Scissione ad un passo per il M5s. Il no di Beppe Grillo ad un nuovo voto su Rousseau, richiesto da Barbara Lezzi, ha aumentato le tensioni all’interno del MoVimento e in sette senatori, almeno quanto riportato da La Repubblica, sarebbero pronti a dire di no.

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Un passo indietro è arrivato alla Camera. Giuseppe D’Ambrosio ha deciso di lasciare i pentastellati e passare al Misto. Una linea che presto potrebbe essere seguita anche da parte di altri esponenti.

Lezzi: “Voto su Rousseau o no alla fiducia”

A guidare i ribelli è Barbara Lezzi: “Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Mise e il ministero dell’Ambiente, oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazioni. E’ evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti, il voto alla fiducia deve essere No“.

Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante…

Pubblicato da Barbara Lezzi su Sabato 13 febbraio 2021

Una linea condivisa almeno da altri sei esponenti pentastellati. Numero che potrebbe aumentare nelle prossime ore.

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Sinistra Italiana verso la separazione da LeU

Una scissione potrebbe esserci anche all’interno di Liberi e Uguali. Sinistra Italiana guidata da Nicola Fratoianni potrebbe dire addio a LeU e votare no alla fiducia al governo Draghi. Anche in questo caso ancora nessuna decisione è stata presa.

La linea da tenere in Parlamento sarà decisa in assemblea. Non si esclude neanche l’ipotesi di una astensione. Dipenderà tutto da cosa si deciderà durante l’assemblea.

Acque agitate anche nel Partito Democratico

Acque agitate anche nel Partito Democratico. La mancanza di donne all’interno dell’esecutivo ha portato ad una rivolta interna delle esponenti del Nazareno. Da parte di Zingaretti nessuna posizione e la sua posizione di leader potrebbe essere messa a serio rischio al prossimo congresso. Una situazione interna che non dovrebbe mettere a rischio l’esecutivo.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:05

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