E’ stata pubblicata la ‘Carta di Firenze’. Gli scettici del M5s chiedono lo stop al capo politico e la proprietà di Rousseau al MoVimento.
ROMA – Compleanno agitato in casa M5s. Nel giorno del decimo anniversario dalla fondazione del MoVimento, gli ‘scettici’ hanno dato vita alla ‘Carta di Firenze‘, un testo per chiedere un cambio radicale all’interno del partito.
Una corrente scissionista nata dopo l’accordo con il PD e che chiede ‘ la testa’ di Di Maio. Il leader ha fatto trasparire tranquillità ma il rischio di una frattura insanabile è molto alto.
Cosa prevede la Carta di Firenze
Sono cinque i paragrafi previsti da questa Carta di Firenze ma i punti più importanti fanno parte del primo. Gli ‘scissionisti’ chiedono “il superamento della figura del capo politico mediante l’introduzione di organi elettivi e collegiali a livello nazionale, regionale e provinciale, che abbiano l’autorità di intervenire nella gestione dei conflitti interni nelle aree di competenza“.
La parte più integralista del MoVimento, inoltre, vuole il pieno controllo di Rousseau: “Si chiede l’attribuzione della piena proprità e della gestione del Sistema operativo Rousseau al M5s assicurando la massima trasparenza della piattaforma, in particolare verso le richieste di: accesso pubblico all’anagrafe territoriale degli iscritti, verificabilità degli esiti delle consultazioni“.
Frattura in arrivo nel M5s?
La Carta di Firenze ha dato vita ad una frattura che molto presto potrebbe diventare insanabile all’interno del MoVimento 5 Stelle. La figura di Di Maio come capo politico continua ad essere al centro della discussione e in futuro non è da escludere un cambio di leadership.
Ma gli ‘scissionisti’ chiedono una rivoluzione nel partito eliminando il ruolo di capo politico. Una cosa non semplice da realizzare ma la pubblicazione di questo regolamento potrebbe aprire a degli scenari improbabili fino a qualche settimana fa. E i primi dubbi sulla compattezza dei grillini iniziano a prendere forma.