Feltri commenta il caso nel M5S tra Conte e Grillo e si schiera
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M5S, caos tra Conte e Grillo: Feltri non perdona e si schiera

Vittorio Feltri seduto

Le vicende del M5S che stanno coinvolgendo Giuseppe Conte e Beppe Grillo hanno trovato il parere durissimo di Vittorio Feltri.

Nelle scorse ore Vittorio Feltri si è espresso “facendo il tifo” per Beppe Grillo nella querelle relativa alla situazione del Movimento 5 Stelle che vede coinvolto anche Giuseppe Conte. Adesso, il giornalista, sempre con un editoriale per Il Giornale senza peli sulla lingua, ha deciso di schierarsi ma punzecchiando entrambe le parti chiamate in causa.

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri – newsmondo.it

Caos M5S tra Conte e Grillo: Feltri si schiera

Con il consueto format del rispondere ad un lettore, Vittorio Feltri ha deciso di dire ancora una volta la sua a proposito della situazione legata al Movimento 5 Stelle e la lotta tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte con il primo che sembra intenzionato a riprendersi nome e simbolo del partito. “Non posso che stare dalla parte della giustizia e del diritto, quindi dalla parte di Beppe Grillo, individuo che non mi sta simpatico, che non mi è mai piaciuto, che fa pena pure come comico, figuriamoci come politico, ma al quale tuttavia dobbiamo dare atto di avere subito un furto, ossia il taccheggio di un partito da lui inventato ed edificato insieme al suo ex socio Gianroberto Casaleggio”, ha esordito il giornalista prendendo subito una posizione molto chiara.

Le colpe e l’andamento dei pentastellati

Dopo aver analizzato i numeri legati al periodo di Grillo e quelli di Conte, Feltri è quindi entrato nel dettaglio della querelle trai due: “[…] Giuseppe Conte, è riuscito a sottrarre nome e simbolo del partito e a farne cosa propria. È stata una vera e propria espropriazione per personale utilità o anche una occupazione abusiva, legittimata apparentemente attraverso il voto sulla piattaforma, a cui hanno partecipato pochi iscritti non esclusi dalla votazione. Il M5s sopravvive per effetto della eredità di Grillo e non per le qualità di colui che si è autodefinito ‘avvocato del popolo’, il quale, a mio avviso, è stato il peggiore Primo ministro della storia”.

Il giornalista ha quindi aggiunto che sull’arrivo di Conte nel Movimento le colpe siano di Grillo ma che, allo stesso tempo, ora sia ben felice di vedere il comico voler riprendersi il suo: “Sono contento di apprendere che, dopo sei mesi dallo scippo di nome e simbolo, Grillo sia tornato alla carica e abbia deciso di portare in tribunale l’avvocato del popolo, il quale si dice fiducioso e sereno, ma che, secondo me, tanto tranquillo non è […]”.

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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2025 12:19

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