Il programma del M5s sotto la lente dell’ingrandimento: spese esorbitanti e risultati scarsi per la riforma voluta da Conte del reddito.
Il Reddito di Cittadinanza, introdotto dal Movimento 5 Stelle (M5s), si è rivelato un dispendioso flop. Secondo Vincenzo Caridi, direttore generale dell’Inps, dal suo lancio nel 2019, sono stati spesi circa 34 miliardi di euro. Tuttavia, questo massiccio investimento ha generato solo 1.500 contratti di lavoro per i beneficiari, traducendosi in un costo di 22 milioni di euro per ogni assunzione.
Le critiche al reddito di cittadinanza
La gestione del Reddito di Cittadinanza durante il governo di Giuseppe Conte, composto da M5s e Pd, è stata segnata da spese crescenti. Nel solo 2021, l’erogazione ha raggiunto i 8,8 miliardi di euro. Questi numeri indicano un inefficace collegamento con le politiche attive del lavoro, nonostante le agevolazioni all’assunzione previste.
La strategia adottata dal M5s e dal suo presidente Conte è stata aspramente criticata per il suo spreco di risorse pubbliche. Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, ha messo in evidenza il costo insostenibile per ogni posto di lavoro creato. Al contrario, esponenti del M5s come Dario Carotenuto e Elisa Pirro hanno difeso il programma, citando gli sgravi contributivi e il fallimento dei centri per l’impiego nelle regioni governate dal centrodestra.
La svolta con il governo Meloni
L’intervento del governo Meloni mira a riformare questo scenario con il nuovo Assegno d’Inclusione. Il sistema Siisl, basato sull’intelligenza artificiale, promette di ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, segnando un netto distacco dalla gestione precedente.
In Sicilia, il M5s ha proposto emendamenti per sostenere le aziende che assumono ex percettori del Reddito di Cittadinanza, una mossa vista come un tentativo di mantenere viva una parte del programma originario, nonostante le critiche e i cambiamenti a livello nazionale.
Mentre l’Inps si prepara a lanciare l’Assegno d’Inclusione, rimane da vedere se le nuove politiche riusciranno a correggere gli errori del passato e a offrire soluzioni più efficaci per l’inserimento nel mercato del lavoro. Il bilancio del Reddito di Cittadinanza continua a generare dibattiti e a segnare un punto critico nel panorama politico ed economico italiano.