Madonna di Trevignano, il marito della veggente: “Ci hanno aggredito”

Madonna di Trevignano, il marito della veggente: “Ci hanno aggredito”

Il marito della presunta veggente Gisella Cardia ha dichiarato di essere stati aggrediti dalla folla e ha smentito la fuga.

Intervistato da Repubblica, il marito di Gisella Cardia, la veggente contro cui la Procura di Civitavecchia ha presentato un esposto, ha smentito che lui e sua moglie siano scappati. «Ce ne siamo andati per tutelarci. Non siamo scappati» ha precisato riguardo l’accusa che sia fuggita dalla circolazione dopo la notizia dell’esposto dell’investigatore privato.

Il marito ci tiene a precisare che «è stata creata una situazione di odio e di incitamento all’odio attraverso la diffusione di menzogne. Siamo stati aggrediti e io sto facendo denunce su denunce». Per lui «è in corso un attacco del demonio contro di noi» e che la coppia ha «subito aggressioni fisiche da persone che credevano nella Madonnina».

La difesa a difesa della donna

Alcuni fedeli invece accusano Gisella e il marito di aver «prelevato un’ingente quantità di denaro dalla banca sia personale che dell’associazione», hanno «staccato le utenze della casa in affitto» e hanno «lasciato l’Italia in macchina», come hanno spiegato a FanPage. Molti pensano che ora si trovi in Polonia dove ha un grande seguito o si rifugi dal cugino in Romania.

Sia il marito che l’avvocato della veggente però smentiscono queste voci, dicendo che «Gisella non è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia. Vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?».

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