Madre abusa del figlio in continuazione: le “punizioni” subite

Madre abusa del figlio in continuazione: le “punizioni” subite

Una madre di North Carolina è accusata di aver legato il figlio di 4 anni e rinchiuso in un armadio come punizione.

Un caso sconvolgente di abuso sui minori è emerso a Charlotte, North Carolina, dove una madre, Tiffany Rivera, è accusata di aver legato e rinchiuso il proprio figlio di 4 anni in un armadio come forma di punizione. Il comportamento violento della donna è stato scoperto dopo che il bambino è stato ricoverato in ospedale, portando alla luce dettagli agghiaccianti che hanno scosso la comunità locale.

Dettagli del caso e l’accusa di abuso della madre sul figlio

Secondo quanto riportato, l’accusa contro Tiffany Rivera, 30 anni, è stata formalizzata dopo che il figlio è stato curato presso l’Onslow Memorial Hospital per ferite visibili su polsi, caviglie e collo. Queste lesioni sono state interpretate come segni di restrizione fisica, che, secondo quanto dichiarato dalla stessa Rivera. Erano parte di una “punizione” per il comportamento del bambino.

La madre avrebbe giustificato le sue azioni affermando che il bambino, sebbene completamente addestrato all’uso del vasino. Avrebbe iniziato a urinarsi addosso, mangiare il suo cibo e bere qualsiasi cosa trovasse. Di fronte agli assistenti sociali, Rivera ha ammesso di aver legato i polsi e le caviglie del figlio e di averlo chiuso in un armadio per “correggere” questi comportamenti.

L’affidavit redatto dalle forze dell’ordine ha rivelato che il bambino presentava sia ferite nuove che segni di vecchie lesioni, suggerendo una situazione di abuso continuato. Questo ha destato preoccupazioni non solo riguardo alla salute fisica del bambino. Ma anche sul suo stato emotivo e mentale, visto che il piccolo sembrava spaventato e restio a parlare quando era in presenza della madre.

L’intervento delle autorità

Le autorità sono state allertate il 7 agosto, quando il personale medico ha notato le ferite del bambino. Un testimone aveva già espresso preoccupazioni il 30 luglio, dopo aver notato le condizioni del bambino e aver chiesto spiegazioni a Rivera. La quale avrebbe risposto in maniera arrogante: “Faccio quello che voglio con mio figlio.” Questa frase, riportata nell’affidavit, ha aggiunto un ulteriore livello di allarme, indicando un atteggiamento di totale indifferenza verso la gravità delle sue azioni.

Dopo l’arresto, Tiffany Rivera è stata rilasciata su cauzione di 5.000 dollari, ma dovrà comparire in tribunale il prossimo 1 ottobre. Nel frattempo, il bambino è stato affidato alle cure mediche per il trattamento delle sue ferite fisiche e il monitoraggio del suo benessere psicologico.

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