Covid, no alla quarta dose di vaccino. Sarà un richiamo, forse annuale

Covid, no alla quarta dose di vaccino. Sarà un richiamo, forse annuale

Magrini (Aifa) sulla quarta dose di vaccino contro il Covid: “Sarà un richiamo, speriamo annuale. Dovremo fraternizzare anche con quello”.

Ospite a Elisir, in onda su RAI3, Magrini, direttore dell’Aifa, ha parlato della campagna di vaccinazione contro il Covid facendo sapere che ci sarà una quarta dose di vaccino ma probabilmente si procederà con un richiamo che dovrebbe essere annuale.

Covid, Magrini (Aifa): “Non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale”

Non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale. E dovremo fraternizzare anche con quello“, ha dichiarato Magrini, allontanando quindi l’ipotesi di una seconda dose booster a distanza ravvicinata.

Ema e Aifa al momento concordano sul fatto che i dati a disposizione non giustificano un via libera generalizzato alla somministrazione della quarta dose, che potrebbe così essere destinata solo ai soggetti particolarmente fragili e quindi a rischio in caso di infezione.

Vaccino coronavirus

L’efficacia dei vaccini

Il numero uno dell’Aifa ha parlato anche dell’efficacia dei vaccini: L’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel primo trimestre di utilizzo reale. C’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta”.

Novavax in Italia: “Sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi”

Sempre per quanto riguarda i vaccini, Magrini ha parlato di Novavax, atteso in Italia per la fine del mese di febbraio.

Novavax è in arrivo, dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e essere disponibile. E’ un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna. Alcuni che sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi“.