La Protezione Civile ha indetto l’allerta gialla e arancione per alcune regioni del sud Italia. Il maltempo torna a colpire la Penisola.
Una nuova ondata di maltempo interesserà la parte sud della Penisola italiana. Lo ha annunciato la Protezione Civile attraverso una comunicazione ufficiale. Allerta arancione in Puglia, mentre per Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Sicilia e Umbria allerta arancione.
Nella giornata di ieri un forte nubifragio ha colpito la zona di Catanzaro. Si è verificato un allagamento delle strade con diversi danni a un depuratore. Invece nella zona di Messina le piogge abbondanti hanno causato alcune frane con la conseguente interruzione della circolazione sulla A20.
A Milazzo i danni sono stati importanti, in particolar modo per una famiglia di tre persone che è stata ospitata da un bed and breakfast del posto in seguito al crollo del tetto della loro abitazione. Alcune famiglie invece sono rimaste isolate a causa del maltempo.
Nella giornata di ieri un nubifragio ha colpito la zona di Catanzaro, interessando in particolar modo la fascia ionica. La pioggia ha provocato l’allagamento delle strade e degli scantinati di diverse abitazioni. In Sicilia forte vento e temporali hanno causato delle frane.
Le precipitazioni
La Protezione Civile ha annunciato precipitazioni “da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia nord-orientale e Calabria meridionale, con quantitativi cumulati moderati o puntualmente elevati”.
Su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna centro-occidentale, settori costieri di Toscana, Lazio e Campania, Puglia meridionale, Calabria centrale e resto Sicilia, con quantitativi cumulati da deboli a moderati, specie su Piemonte settentrionale, Liguria centro-orientale, settori costieri di Lazio meridionale e Campania settentrionale, Puglia meridionale, Calabria centrale e resto Sicilia precipitazioni “sparse, anche a carattere di rovescio o temporale”.
Sul resto dell’Italia “isolate, anche a carattere di rovescio o breve temporale, s con quantitativi cumulati deboli”. Le nevicate sono previste “al di sopra dei 900-1100 m sui settori alpini, con apporti al suolo da deboli a moderati, specie sul Piemonte settentrionale.”