Maltempo in Toscana, scuole chiuse: ecco dove, allerta meteo

Maltempo in Toscana, scuole chiuse: ecco dove, allerta meteo

Il maltempo colpisce la Toscana con allerta meteo arancione, portando alla chiusura delle scuole in diversi comuni per precauzione.

L’Italia continua a essere colpita dal maltempo, e per la giornata di domani, giovedì 24 ottobre, sono previste piogge e temporali sulle regioni centro-settentrionali. Le previsioni meteo indicano un peggioramento delle condizioni atmosferiche, e diversi comuni hanno già disposto la chiusura delle scuole come misura precauzionale.

Allerta meteo: chiusura delle scuole in Toscana

La regione Toscana è tra le più colpite, con numerosi comuni che hanno già emesso ordinanze per la chiusura di scuole di ogni ordine e grado. Tra i primi comuni ad adottare questa decisione troviamo Cecina, Piombino, Suvereto, Bibbona e molti altri nelle province di Livorno, Grosseto e Pisa.

La sindaca di Suvereto, Jessica Pasquini, ha comunicato tramite i social che, a causa dell’allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico, tutte le scuole resteranno chiuse dalle ore 20 di mercoledì 23 ottobre fino alle 23:59 di giovedì 24 ottobre.

Ecco il suo appello condiviso su Facebook: “allerta arancione per rischio idraulico reticolo principale dalle 20 di mercoledì 23/10 alle 23,59 di giovedì 24/10/24 e allerta arancione per rischio idraulico idrogeologico reticolo minore dalle 18 di mercoledì 23/10 alle 23,59 di giovedì 24/20/24 si dispone la chiusura di tutte le scuole e servizi educativi”.

Anche nella città di Grosseto, è stato deciso di chiudere solo gli istituti superiori, come indicato dal piano di protezione civile: “in modo da limitare al massimo i pericoli connessi agli spostamenti”, si legge in una nota.

Maltempo e validità dell’anno scolastico

Secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), i giorni di scuola persi a causa del maltempo non saranno recuperati. L’anno scolastico rimane valido anche se non vengono rispettati i 200 giorni di lezione, poiché queste giornate rientrano nelle cosiddette “cause di forza maggiore”.