Il manager di Chiara Ferragni confessa tutto: “È doloroso”

Il manager di Chiara Ferragni confessa tutto: “È doloroso”

Il manager di Chiara Ferragni parla per la prima volta del caso Pandoro gate: le parole di Fabio Maria Damato.

In un periodo carico di tensioni e riflettori puntati sulla nota imprenditrice digitale Chiara Ferragni, il suo manager Fabio Maria Damato ha deciso di rompere il silenzio.

Intervistato per la prima volta in televisione durante il programma “Far west” di Rai 3, come riportato da Leggo.it, Damato ha affrontato le questioni riguardanti il cosiddetto “Pandoro gate”.

Il manager di Chiara Ferragni parla del “Pandoro gate”

All’interno dell’email Balocco ci sono degli scambi importanti quelle e-mail sono state scambiate direttamente con te? Non non eravate consapevoli che ci potesse essere questo errore?” ha indagato l’inviata, cercando di ottenere risposte concrete da Fabio Maria Damato.

Con un tono misurato e visibilmente provato, il manager ha risposto: “Io ti ringrazio per questo interessamento, ma non ho molto da aggiungere, non è il caso, è già una cosa complicata e dolorosa. Io non posso aggiungere nulla mi dispiace“.

La difesa di Fabio Maria Damato

Sono dipendente della società, quello che doveva dire l’ha detto Chiara Ferragni, che si è esposta e ha spiegato tutto e ha parlato di tutto, io non ho mai parlato non voglio farlo ora. Io lavoro per la signora Ferragni, tutto qui“, si difende il manager di Chiara Ferragni.

Qualche settimane fa, come riportato da Vanityfair.it, Fedez ha tirano in ballo il manager dell’influencer a “Belve”, programma condotto da Francesca Fagnani.

Sul caso “Pandoro gate”, il rapper ha affermato: “Io non potevo difenderla. Chiara ha sbagliato, se ha gestito male la situazione. Io so che tutti vedono la cattiva fede, ma io sono sicuro che non c’è stata cattiva fede. Lei ha deciso di prendersi tutte le responsabilità, quando poteva dire che non sono solo sue“.

Fagnani chiede, quindi, se la colpa fosse dei manager di Chiara Ferragni. Lapidario Fedez risponde: “No, è uno solo“.