Manager russo fermato a Napoli per spionaggio. Caso diplomatico tra Roma e Mosca con Putin che avvisa: “A rischio i rapporti bilaterali”.
NAPOLI – Manager russo fermato a Napoli per spionaggio. La vicenda è stata riportata dal quotidiano russo Vedomosti che ha specificato come il reato contestato all’uomo è quello di spionaggio industriale. Il 57enne si sarebbe appropriato illegalmente di documenti della General Eletric.
Un fermo – secondo quanto detto dal Cremlino – che è stato orchestrato dagli Usa. Dura la reazione di Putin che parla di una “cattiva pratica che mette a forte rischio i rapporti bilaterali tra le due nazioni“.
Il fermo
Secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri russo, il fermo è scattato lo scorso 30 agosto all’aeroporto di Napoli dopo essere sbarcato da un volo proveniente da Mosca. Dopo le formalità del caso, il manager è stato trasferito in carcere a Poggioreale. I media sovietici parlano di un mandato di arresto americano presentato all’uomo mentre la Procura conferma di non essere a conoscenza della vicenda.
Nelle ultime ore dovrebbe essere arrivata la richiesta di estradizione da parte dell’Ohio. Il presidente Putin ha riferito che il fermo è arrivato per il “furto di alcuni segreti“. Il leader russo, inoltre, ha messo in forte dubbio il rapporto bilaterale con l’Italia perché si tratta di una cattiva pratica.
Ambasciata russa in contatto con Palazzo Chigi
La vicenda è seguita da molto vicino anche dall’ambasciata russa. Alcuni uomini sono stati inviati a Napoli per capire meglio la vicenda e dare aiuto al manager sovietico che si trova ancora in carcere. Contatti in corso con Palazzo Chigi per accertare i motivi di questo fermo.
A carico dell’uomo ci sarebbe un mandato di cattura americano e nelle prossime ore dovrebbero iniziare le operazioni di estradizione negli Stati Uniti e precisamente in Ohio, dove dovrà scontare una condanna per spionaggio.
fonte foto copertina http://en.kremlin.ru/events/president