Manager stuprata, un’ora e mezza di violenze: “Non ricordo nulla”

Manager stuprata, un’ora e mezza di violenze: “Non ricordo nulla”

La testimonianza orribile della manager stuprata da tre uomini a Milano. Il racconto di quella notte di cui non ricorda quasi nulla.

Nelle scorse ore è stato reso noto un terribile episodio di violenza sessuale ai danni di una manager a Milano. La donna è stata stuprata da ben tre uomini che hanno abusato di lei dopo aver consumato, con eccesso, dell’alcol. Il Corriere della Sera ha riportato adesso la triste testimonianza della vittima che pare non ricordare come sia andata quella serata che, purtroppo, è stata poi ricostruita con l’aiuto delle telecamere e dei filmati girati dagli stessi aggressori col telefonino.

Manager stuprata a Milano: il racconto

Il terribile episodio di violenza ai danni di una manager sarebbe avvenuto nella notte del 16 marzo scorso con tre uomini che hanno abusato di lei per almeno un’ora e mezza. Questo è quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella, che hanno certificato come la donna sia stata violentata a due passi dalla Darsena mentre era completamente ubriaca e non in grado di capire cosa stesse accadendo.

Al netto di tale ricostruzione, gli aggressori sostengono, invece, che lei fosse consenziente. Peccato che, per stessa ammissione della vittima, lei non ricordi nulla di quanto accaduto, specie dopo l’ingresso in scena di una terza persona oltra al collega e ad uno dei proprietari del locale dove tutto sarebbe iniziato.

“Non l’avevo mai visto”, ha sottolineato la manager relativamente al terzo individuo che sarebbe stato protagonista della violenza. “Non ricordo nulla (dopo averlo visto ndr)”.

La ricostruzione dei fatti

Al netto delle parole degli aggressori e delle poche, della testimonianza della donna, le forze dell’ordine sono riuscite a ricostruire i fatti.

La donna aveva deciso di cenare nel ristorante con un collega arrivato dall’estero. Lei era stata presente nel posto altre volte con uno dei titolari con cui era in contatto. Dopo aver mangiato e bevuto due birre i proprietari del posto avrebbero iniziato a preparare degli shottini. Successivamente il racconto si ferma con l’ingresso di una terza persona e l’assenza di ricordi se non quelli del giorno dopo tra dolori e pianto con la scoperta della violenza subita.

Per capire cosa sia accaduto si deve fare ricorso alle telecamere del locale e dagli altri elementi raccolti dagli investigatori. In modo particolare, come sottolineato dal Corriere, alle riprese girate con un telefono cellulare da parte del giovane ragazzo. “Un’ora e mezzo di violenze“, scrive il quotidiano.

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