Sabotaggio Nord Stream, c’è un mandato di arresto: ecco per chi

Sabotaggio Nord Stream, c’è un mandato di arresto: ecco per chi

Le indagini sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream del settembre 2022 hanno portato all’emissione di un mandato d’arresto europeo per un cittadino ucraino.

Le indagini sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, avvenuto a settembre 2022, hanno fatto un importante passo avanti. Secondo i media tedeschi, la giustizia tedesca ha emesso un mandato d’arresto europeo per Wolodymyr Zhuravlov, cittadino ucraino di 44 anni sospettato di essere coinvolto nell’attacco. Questo arresto, che segue quasi due anni dall’incidente, rappresenta un passo cruciale nella ricerca dei responsabili. Zhuravlov, residente in Polonia e ricercato dalle autorità tedesche da giugno, è al centro delle indagini che coinvolgono anche la Svezia.

Nord Stream: i dettagli dell’attacco e sviluppi dell’indagine

Il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, avvenuto alla fine di settembre 2022, ha causato esplosioni che hanno danneggiato gravemente tre delle quattro condotte. Le indagini sono state affidate alla Polizia federale tedesca e all’Ufficio federale di polizia criminale, con il compito di scoprire i responsabili dell’attacco. In questo senso la giustizia tedesca ha emesso un mandato d’arresto europeo per Wolodymyr Zhuravlov, cittadino ucraino di 44 anni sospettato di essere coinvolto nell’attacco. Questo arresto, che segue quasi due anni dall’incidente, rappresenta un passo cruciale nella ricerca dei responsabili. Gli investigatori hanno inoltre identificato un’imbarcazione presumibilmente utilizzata dai sabotatori e hanno tracciato gran parte del suo percorso, ma rimane incerta l’identità di chi ha commissionato l’azione.

Collaborazione internazionale: chiusa indagine svedese

Oltre alla Germania, anche la Svezia ha condotto indagini sull’attacco, concentrandosi su una delle esplosioni che hanno colpito i gasdotti. Tuttavia, nel febbraio scorso, le autorità svedesi hanno deciso di chiudere l’inchiesta a causa della mancanza di giurisdizione. Con il nuovo mandato d’arresto europeo, le indagini in Germania si intensificano, cercando di fare luce sull’accaduto e di assicurare alla giustizia i presunti responsabili del sabotaggio che ha avuto un impatto significativo sulla sicurezza energetica europea.