Guerriglia a Napoli contro le restrizioni di De Luca. Anti-lockdwon in piazza, ‘Dateci i soldi’. La Digos arresta due persone

Guerriglia a Napoli contro le restrizioni di De Luca. Anti-lockdwon in piazza, ‘Dateci i soldi’. La Digos arresta due persone

Centinaia di persone sono scese in piazza a Napoli per protestare contro la decisione del Governatore De Luca che ha imposto il coprifuoco.

NAPOLI – Il capoluogo partenopeo non ci sta e scende per strada. In centinaia si sono ritrovati davanti alla sede dell’Università Orientale, per protestare contro il coprifuoco e la prospettiva di lockdown avanzati da De Luca.

Nella giornata del 24 ottobre la Digos ha arrestato due persone con precedenti per spaccio.

Napoli, cori e striscioni contro il coprifuoco

I manifestanti sono partiti dal centro storico e hanno raggiunto il lungomare. Presidio a largo San Giovanni Maggiore, uno dei luoghi simbolo della movida. I manifestanti hanno mostrato uno striscione “Tu ci chiudi, tu ci paghi“, attaccando il governatore campano De Luca e il governo Conte. “A salute è ‘a prima cosa ma senza soldi non si cantano messe“, recita un altro striscione. Fumogeni e bombe carta contro le forze dell’ordine.

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Il provvedimento di De Luca

A Napoli il “lockdown notturno” scatta alle 23, con mezz’ora di tolleranza per chi esce da bar, teatri, cinema o ristoranti.

Procederemo alla chiusura di tutto, non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Siamo a un passo dalla tragedia“, così ha detto il governatore De Luca nel pomeriggio alla luce dei 2.280 nuovi casi in Campania. “Dobbiamo prendere decisioni oggi. Oggi dobbiamo fare l’ultimo tentativo per bloccare l’esplosione del contagio. Dobbiamo chiudere tutto per un mese, per 40 giorni per frenare l’esplosione del contagio. Poi si vedrà. Senza decisioni drastiche non possiamo più reggere, domani non sarebbe più possibile“. E’ drammatico il discorso di Vincenzo De Luca nell’annunciare il lockdown della Campania. “Non voglio vedere la fila dei camion con le bare”, ha aggiunto, “l’unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla“.

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